Affitti non pagati, crediti per migliaia di euro: partono le diffide

PERUGIA – Affitti non riscossi che arrivano a cifre non esose ma che potrebbero di certo aiutare la situazione delle casse dei Comuni. E’ il caso di Perugia, dove emergono, pubblicati dalle colonne del Messaggero, dettagli su quanto Palazzo dei Priori sia indietro nelle riscossioni, tanto da far partire le diffide. Dai dati emerge per esempio che in via dei Priori c’è un negozio indietro con il canone per 2.692 euro. In piazza Matteotti un negozio magazzino ha arretrati invece per 800 euro.

Sempre a Piazza Matteotti c’è anche chi deve al Comune di Perugia 7.900 euro oppure 30.517. Esposizioni pesanti anche in via Oberdan, dove un’attività deve 22.256. La cifra più grande è quella che Palazzo dei Priori deve incassare da una compagnia telefonica per l’affitto di un terreno, si arriva in questo caso a 57.470 euro. Il Comune si è mosso, ha fatto partire le ingiunzioni anche se alcune solo a fine giugno.

I primi a muovere il polverone che probabilmente ha dato la stura all’inchiesta sono stati quelli del Movimento cinque stelle con la capogruppo Cristina Rosetti che ha verificato la regolarità delle situazioni attraverso un accesso agli atti. Ora però la Rosetti lamenta che i tempi di risposta si sono allungati e che spesso i dirigenti, prima di fornire il materiale, fanno partire le diffide a chi non è in regola. Da qui il fascicolo della Corte dei Conti e poi il nuovo regolamento, approvato dal consiglio comunale.

 

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