Agricoltura in festa. Agriumbria verso il gran finale. Stand aperti fino alle 19

Un grande sforzo organizzativo di Umbriafiere, di concerto con le istituzioni regionali, le associazioni di categoria (Cia, Coldiretti e Confagricoltura), i costruttori e i rivenditori di macchine agricole (Federunacoma) e le associazioni di allevatori, nazionale e regionali (Aia), per un’edizione che nella giornata di sabato 1 aprile ha fatto registrare, sin dalle prime ore, una grande affluenza. L’Associazione dei costruttori italiani di macchine agricole (FederUnacoma) ha presentato nel corso di Agriumbria i numeri delle vendite relativi al comparto. Come si legge nel rapporto: la crisi delle forniture, che già aveva determinato una flessione nel mercato italiano delle trattrici nel 2022, condiziona l’andamento del settore anche in questa prima parte dell’anno. Le statistiche sulle immatricolazioni, riferite ai mesi di gennaio e febbraio ed elaborate sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, mostrano un calo delle vendite pari al 3% rispetto allo stesso periodo del 2022, in ragione di 3.223 unità. “In questa prima parte dell’anno le case costruttrici registrano ancora ritardi nelle consegne – è stato spiegato dal presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti, nel corso della conferenza stampa tenutasi a Bastia Umbra nel pomeriggio di Agriumbria – tuttavia lo scenario appare più favorevole, grazie a un raffreddamento dei prezzi e a una maggiore capacità delle imprese di gestire le variabili legate alle forniture”.

Tale capacità è emersa soprattutto sui mercati esteri dove, come indicano i dati Istat, il made in Italy è stato protagonista di una buona performance. Complessivamente, nel 2022 le esportazioni di macchinari per l’agricoltura hanno superato i 6 miliardi di euro in valore, con una crescita del 14,6% rispetto al 2021. La quota più consistente è quella riferita alla voce delle macchine operatrici e delle attrezzature (4,7 miliardi di euro e +17,3% sul 2021), mentre il segmento delle trattrici è salito a 1,8 miliardi di euro, segnando +8,4%.

ZOOTECNICA La affermazione di Agriumbria quale ‘Polo delle Carni Italiane’ – hanno ricordato il presidente A.I.A. Roberto Nocentini e il direttore generale Mauro Donda – è un’operazione fortemente voluta dalla nostra Associazione e da altre Associazioni di primo piano del comparto bovino da carne, quali Anabic e Anacli, oltre che da Umbriafiere. Combinazione ha voluto che questo riconoscimento sia tecnico che simbolico e culturale della nostra più pregiata zootecnia bovina da carne cada nei giorni immediatamente successivi alla promozione, voluta proprio dal titolare Masaf e da quello della Salute di un apposito Disegno di Legge che blocchi la importazione, produzione e commercializzazione sul territorio italiano di carni sintetiche ed altri prodotti agroalimentari processati in laboratorio. Qui, ad Agriumbria, tutti possono toccare con mano la abissale differenza che c’è tra una zootecnia di eccellenza, distintiva, sana, di qualità e frutto del lavoro di generazioni di allevatori italiani ed un’operazione nata dalla volontà di pochi istituti di ricerca e multinazionali che hanno sentito ‘odore di business’ nel proporre qualcosa spacciato per soluzione salva-ambiente ma che non dà nessuna garanzia di sostenibilità né economica, né ambientale, né di tutela della salute umana”.

Quella del 2 aprile sarà una domenica all’insegna dei prodotti della terra. Dalle ore 9 stand aperti, laboratori, degustazioni, show cooking e incontri per grandi e piccoli. Oltre agli addetti ai lavori, c’à attesa per l’arrivo di famiglie e consumatori che troveranno in fiera tutto il mondo dell’agricoltura, della zootecnia e dell’alimentazione. Dai più grandi tori e dalle più belle razze bovine, agli asini per l’onoterapia, fino al più piccolo esemplare di volatile. Piante da frutto, decorative, fiori rari, attrezzature e oggettistica da campagna e per l’outdoor. Davvero tante curiosità e bontà gastronomiche provenienti da tutta Italia. Anche nella giornata di domenica saranno prove dimostrative per le macchine per la lavorazione dei campi e per la trasformazione e conservazione dei prodotti agroalimentari. Ultimi focus anche per i saloni specializzati (Enotec, Oleatec e Bancotec).

Sabato 1 aprile, in occasione del convegno Cia Umbria dedicato all’agricoltura umbra, è intervenuto Patrizio La Pietra, Sottosegretario all‘agricoltura.

Gli interventi realizzati dalla Pac in questi ultimi decenni non hanno contribuito al miglioramento del comparto agricolo nazionale in quanto si tratta di misure che privilegiano maggiormente l’aspetto ambientale, che non quello legato ai redditi degli agricoltori. Per ciò che concerne il patto appena siglato tra il Masaf e JPI, dove era presente Cia Agricoltori italiani Umbria, si tratta di un accordo storico che garantirà l’acquisto nel prossimo triennio di tabacco italiano e ciò significa una boccata di ossigeno per tutto il settore. Tra le priorità del Governo, un serio piano di contenimento della fauna selvatica e un nuovo slancio anche al settore oleario, che soffre della concorrenza di prodotti provenienti da tutta la fascia mediterranea”.