Alcol e gioco d’azzardo, rapporto di Federconsumatori

PERUGIA – L’utilizzo problematico di internet, l’abuso nel consumo di alcol ed il gioco d’azzardo patologico. Se ne è parlato in un convegno presso la sala della Vaccara a Perugia.

Il convegno è stata l’occasione per presentare i risultati del progetto In.dipendente.mente, progetto realizzato dalle associazioni dei consumatori Federconsumatori (quale capofila), Codacons e Movimento Difesa del Cittadino, realizzato con fondi Antitrust e finalizzato all’informazione e formazione dei consumatori utenti.

La realizzazione di“IN.DIPENDENTE.MENTE”ha avuto l’obiettivo principale di far acquisire ai cittadini le informazioni utili a rendere gli stessi consapevoli di tre fenomeni che oggi interessano non solo la nostra comunità ma la società nel suo complesso: l’utilizzo di internet, il consumo di alcol ed il gioco legale. Relativamente a queste tre tematiche, grazie ai dati (anno 2016, 2017) messi a disposizione dall’Agenzia dei Monopoli, dall’Istat e a quelli desunti da una rilevazione, che seppure non rappresentativa, è stata condotta in occasione degli incontri informativi con i cittadini realizzati nell’ambito del progetto in diversi territori, ci hanno permesso di quantificare e delineare il profilo di tali fenomeni per la regione Umbria nonché un suo confronto con il Paese.

All’iniziativa sono intervenuti, oltre ai coordinatori della ricerca e ai rappresentanti delle associazioni, l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Perugia, Dramane Wagué e la responsabile del Centro Regionale per la Ludopatia, dott.ssa Sonia Biscontini. A coordinare il lavoro la presidente del Codacons Umbria, Carla Falcinelli. “Abbiamo voluto accendere un faro in questa città che speriamo non si spenga presto e soprattutto, per dare continuità ad un’iniziativa che si è rivelata di successo vogliamo esportare questo progetto anche fuori dall’Umbria”, ha detto la Falcinelli.

Ha aperto i lavori il presidente di Federconsumatori Umbria, Alessandro Petruzzi, che ha sottolineato come alcuni comportamenti che sembrano innocui all’interno della vita quotidiana possono creare problemi alle persone che spesso coinvolgono anche le famiglie. I risultati dell’indagine condotta evidenziano l’ipocrisia e la “timidezza” nel voler affrontare questi problemi. “In queste ore in Parlamento si parla tanto di come modificare la pubblicità sul gioco legale ma se non c’è un cambio culturale non si riuscirà ad essere incisivi, per questo abbiamo già in programma delle iniziative in vista di settembre”.

La parola è poi passata alla dott.ssa Rita Bartoloni,coordinatrice della ricerca, che ha illustrato i risultati dell’indagine (allegati alla presente mail ALL. I – I DATI e GRAFICI). Parte della ricerca è stata inoltre dedicata al calcolo delle probabilità di vincita nel gioco d’azzardo (slot machine, gratta e vinci…). Ad esempio la probabilità di fare un 6 al Superenalotto è di 0,000000001606, quella di vincere da 500 euro a 10mila euro con un gratta e vinci da 2 euro è di 0,000002604167 (probabilità di perdita 0,999997395833) e quella di vincere da 500 a 10mila euro con un gratta e vinci da 5 euro 0,000051826898 (probabilità di perdita 0,999948173102).

La dott.ssa Sonia Biscontini,responsabile del Centro regionale di Foligno per le dipendenze da giocoha parlato dell’importanza della diffusione dell’informazione per la prevenzione ma anche per la cura delle dipendenze. “Io ritengo che veicolare informazione sia veramente importante – ha detto la Biscontini – Ad esempio il nostro Servizio di Foligno sta funzionando e al numero verde chiamano anche da fuori regione, soprattutto dopo la campagna informativa della Regione Umbria le chiamate al numero verde sono aumentate del 200%. Sempre per questo motivo, quello dell’importanza della diffusione dell’informazione, nei nostri progetti coinvolgiamo associazioni sindacali, associazioni di categoria e sindacati”. Il centro regionale di Foligno ed il numero verde sono partiti 4 anni fa ma “negli ultimi due anni l’attività è tutta concentrata sulle dipendenze comportamentali e tecnologiche, quelle legate all’alcol e al gioco a causa della crescita esponenziale di questi fenomeni, soprattutto tra gli adolescenti – ha continuato la Biscontini – Il dato evidente ed allarmante è che mentre per quanto riguarda le dipendenze da gioco la fascia di età di presa in carica dal Servizio è sopra i 44 anni, per quanto riguarda le dipendenze tecnologiche è sotto i 18 anni”. In questo momento il Centro di Foligno si sta concentrando molto anche nella fascia territoriale della Valnerina, dove nel post terremoto, soprattutto la dipendenza da gioco d’azzardo sta diventando più frequente.

L’assessore alle politiche giovanili del Comune di Perugia, Dramane Waguéha portato i saluti del Comune evidenziando come “In termini di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo abbiamo fatto un ottimo lavoro, insieme a Prefettura, forze dell’ordine, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e le associazioni locali – ha detto Waguè – rendendo i ragazzi delle scuole più consapevoli sull’uso delle moderne tecnologie e sui rischi del gioco online. Ritengo che in questo tipo di attività sia fondamentale il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Mi piace ricordare e ringraziare il Consiglio comunale di Perugia perché, tutti insieme, abbiamo impedito l’apertura della sala giochi vicino alla scuola a Porta Pesa, un’azione chiara e coerente con le politiche dell’amministrazione. Sicuramente il coinvolgimento delle scuole nell’attività di prevenzione – ha concluso Wagué- proseguirà anche per il prossimo anno scolastico, anche in virtù dei dati importantissimi che ci sono stati forniti dallo studio di Federconsumatori, Codacons e Movimento difesa del cittadino.”

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