Valle umbra sud, fiumi inquinati, Barberini (Pd): “Più controlli e un tavolo di concertazione”

FOLIGNO – Allarme per il degrado dei fiumi nel territorio della Valle umbra sud. L’ultimo caso lunedì scorso, quando il letto del Marroggia, corso d’acqua che va da Trevi a Bevagna, si è tinto di rosso all’altezza di Casco dell’Acqua, zona ad alta densità di attività industriali.

Sul posto sono subito giunti i tecnici dell’Arpa e gli uomini della Forestale che hanno individuato uno sversamento consistente di sostanze inquinanti nel fiume e identificato l’azienda che l’avrebbe provocato.

Sulla vicenda è intervenuto il Comitato per la difesa dell’acqua e dell’aria di Bavagna, che da tempo si batte contro l’inquinamento dei fiumi della zona, chiedendo fra l’altro “una una revisione complessiva e un catasto puntuale degli scarichi civili e industriali, nonché un monitoraggio continuo, alternativo ai progetti proposti, più stretto e sensibile e soprattutto maggiormente indicativo delle criticità dei corsi d’acqua, oltre a un controllo radicale del territorio che permetta vigilanza e repressione in tempi brevi”.

I rappresentanti dell’associazione fanno anche sapere che “a breve, su nostra iniziativa, venticinque associazioni della Valle umbra sud firmeranno unitariamente un documento programmatico per chiedere alle amministrazioni comunali e alla politica regionale senso di responsabilità e lungimiranza politica, per iniziare un’azione immediata per la riqualificazione del reticolo fluviale Marroggia-Teverone-Timia, dell’Alveolo e del Clitunno”.

“Solo un’azione congiunta, solidale e coordinata della politica amministrativa e delle istituzioni – evidenziano – potrà risolvere questo drammatico problema che rischia di divenire un peso sociale ed economico difficile da sopportare e di paralizzare l’economia ambientale e turistica della valle, assestando un colpo mortale alla salute dei nostri figli e dei nostri nipoti, con un danno incalcolabile dal quale questa valle farebbe difficoltà a riprendersi”.

Sulla questione era intervenuto, nelle scorse settimane, il consigliere regionale del Pd Luca Barberini sollecitando la Giunta regionale “ad attivare iniziative per migliorare la qualità dei fiumi presenti nel territorio di Bevagna, creando anche un tavolo di concertazione tra i diversi soggetti istituzionali interessati per un maggior controllo dei percorsi fluviali e degli scarichi che vi si riversano, al fine di evitare un pericoloso squilibrio ambientale”.

“La situazione di degrado e inquinamento in cui versano i fiumi che attraversano il territorio del comune di Bevagna – aveva detto Barberini – impongono un monitoraggio costante e una serie di attività per la riqualificazione dei percorsi fluviali. La gravità della situazione, oltre ad essere stata denunciata più volte dal comune di Bevagna e dalla stessa cittadinanza, è stata ribadita anche da diverse relazioni tecniche e da un monitoraggio dell’Arpa, effettuato nel 2012, che ha evidenziato una serie di sofferenze relative in particolare al fiume Timia, la cui qualità delle acque risente di numerosi scarichi di origine civile e industriale, e all’asse Timia-Teverone-Marroggia, dove sono emerse criticità evidenti per il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale previsti dalle norme”.

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