Amministrative, presentata la lista del Pd di Perugia. Polinori: “Prima le idee”

PERUGIA – “Inclusione, partecipazione, equità sono i valori cardine della nostra idea di città. È su questa idea che abbiamo costruito la nostra squadra ed è questa idea che presentiamo oggi insieme alle persone che la declineranno nel loro impegno”. Così Paolo Polinori, segretario cittadino dei dem, che questa mattina in conferenza stampa, insieme al candidato sindaco Giuliano Giubilei, ha presentato i candidati del Partito Democratico alle amministrative del 26 maggio. “Quello che vogliamo – ancora Polinori – è ricostruire una comunità in cui il lavoro ritorni ad essere il principio fondante della società e della democrazia. Il lavoro come elemento di garanzia per le opportunità di tutti i cittadini, specialmente quelli più giovani. E le opportunità da cogliere devono passare anche attraverso l’accettazione delle sfide importanti che il mondo ci impone. La lotta ai cambiamenti climatici, l’autosufficienza energetica sono delle sfide che le città devono fare proprie e Perugia deve farlo per prima, per storia tradizione e cultura”. Ovviamente “Perugia deve essere protagonista nella regione, deve essere il traino economico e culturale”. Ecco che, allora, “l’adesione a un premio come ‘European Green Capital’ è il minimo, è un passo necessario, ma se la filosofia con cui si affronterà dovesse essere quella di ‘Perugia nel Verde’ temo che i risultati saranno ancora una volta nulli: le aree verdi di Perugia stanno a testimoniare il fallimento di questa scelta amministrativa, come di tante altre dell’attuale giunta”. Perugia, più di altre città, marca una sofferenza profonda del mondo del lavoro e delle professioni, non solo per “uno scadimento della qualità della vita, ma anche per un forte impoverimento delle opportunità”, di fronte al quale “queste sfide globali rappresentano le nuove opportunità di sviluppo e crescita”. “Stiamo – dunque – lavorando a un’idea diversa di città affinché inclusione, partecipazione, equità possano affermarsi e non essere soffocati da preoccupanti rigurgiti estremisti che cavalcano paure costruite ad arte”, affinchè non prevalgano “la chiusura, l’esclusione, i selfie con il mitra, il giustizialismo di piazza, la visione ‘medioevale’ delle donne e della famiglia”. Per la presentazione del programma del Pd l’appuntamento è il 10 maggio, alla sala Sant’Anna. “È un programma rivolto al futuro – assicura Polinori – che non dimentica le stagioni di innovazione tecnica, politica, sociale che hanno proiettato Perugia nel panorama internazionale. Quelle generazioni rappresentano un patrimonio importante”. “È da qui che siamo partiti per comporre la nostra lista, non abbiamo fatto casting, come altrove. È chiaro che parlare di nomi fa gioco a chi non ha fatto nulla in questi anni e a chi non sa raccontare che cosa c’è da fare. Fa gioco dove non c’è una base valoriale comune, nemmeno un progetto comune o almeno un patrimonio collettivo condiviso, in una coalizione che va da Arcudi a Pillon e che trova la sua cifra comune solo nella figura del candidato sindaco. Elemento di garanzia per continuare a far galleggiare la città”. “Noi come Pd non ci siamo riconosciuti in questo casting ossessivo, scollegato da ogni percorso progettuale. Abbiamo puntato sulla credibilità operando per territori e competenze. Abbiamo adottato l’ordine alfabetico per indicare che siamo una squadra in cui le diversità, l’esperienza, l’entusiasmo sono al servizio del progetto complessivo. Il messaggio è ancora una volta l’unità e la chiara distinzione dei ruoli”. Qui il riferimento è alla candidatura del segretario: “in un contesto di trasparenza è questo il momento di remare tutti nella stessa direzione con forza e convincimento mettendo da parte dannosi individualismi ed evitando pericolose fughe in avanti dettate da interessi personali. Dissi che non mi sarei candidato nella prima conferenza stampa alla sala della Vaccara fatta con Diego Mencaroni, conferenza tra l’altro molto attuale perché riguardava i cospicui finanziamenti regionali al comune di Perugia incapace, allora come oggi, di metterli a frutto. Credo fermamente oggi più di allora nella divisione tra ruoli di partito e ruoli istituzionali e di governo”. Per la composizione della lista, dunque, “questa segreteria si è data un metodo, ha partecipato le scelte aprendosi ed ispirandosi ai valori di inclusione, partecipazione, equità e ha composto una lista che è consequenziale al percorso di selezione delle idee e di costruzione del programma che abbiamo intrapreso con la coalizione e Giuliano Giubilei, il quale, tra l’altro, sta dimostrando ogni giorno di più di essere la scelta giusta, basata sulla coerenza e sulla credibilità e quindi capace di aprire Perugia al mondo dandole un volto nuovo insieme alla speranza di un futuro migliore. Con Giubilei e con tutte le persone che hanno scelto l’impegno per una città nuova, Perugia può davvero cambiare marcia”. “Come Pd – conclude Polinori – abbiamo schierato una lista plurale, seria e credibile, una squadra di persone di valore, con capacità amministrative e professionali, che parla a tutta la città e che è una risposta ai fatti di questi giorni”. “Una lista di qualità, con i cui candidati lavoreremo molto nei territori per confrontarci con cittadini, operatori economici e associazioni”, ha sottolineato Giubilei, che ha poi aggiunto: “Fa sorridere lo slogan che si vede in alcuni manifesti del sindaco uscente, che dice ‘c’è ancora da fare’. Sono d’accordo, c’è moltissimo da fare, perché negli ultimi cinque anni non è stato fatto niente. Il 25 aprile Romizi ha fatto un discorso nel quale ha riconosciuto pienamente i valori della Liberazione. Non sono intervenuto in quell’occasione per non rovinare l’atmosfera delle celebrazioni, ma Romizi deve però spiegare come faccia poi ad allearsi con Fratelli d’Italia e con la Lega, che rifiutano e negano quegli stessi valori”. Un altro tema su cui Giubilei incalza il sindaco è quello del confronto: “Romizi scappa da qualsiasi confronto, anche quando viene invitato dai cittadini, come l’assemblea a Collestrada alla quale ho partecipato. In questo modo si sottrae anche a quelle che sono le occasioni in cui realmente si sviluppano idee e progetti. La stampa questo avrebbe il dovere di sottolinearlo”.
Per il futuro del Pd Polinori non ha dubbi: “È necessario l’impegno di tutti gli iscritti per realizzare un partito in cui l’esercizio della politica riacquisti centralità basandosi su trasparenza, verificabilità e premialità. Questo impegno è necessario perché abbiamo visto che anche in un sistema coeso, solido e di qualità come quello umbro si sono sviluppati nel tempo malfunzionamenti, situazioni di opacità, logoramenti. Questi vanno eliminati, e per il futuro bisogna essere noi stessi i naturali anticorpi del partito, mettendo da parte autoreferenzialità, chiusura e l’esercizio del potere fine a sè stesso. Dobbiamo essere la migliore alternativa di noi stessi”.