Incidente al Trasimeno, pescatore per necessità, perde la vita nella canoa che si ribalta

Aveva fatto della pesca il suo nuovo lavoro dopo aver perso quello da camionista. E proprio mentre era a pesca ha perso la vita. Il suo corpo è stato recuperato questa mattina nelle acque del lago Trasimeno, nei pressi di Sant’Arcangelo, con tutta probabilità annegato dopo che la sua canoa si è ribaltata. A fare la macabra scoperta un passante che ha notato un giubbotto galleggiare a pelo d’acqua e che ha subito allertato il 118.

Da qui la segnalazione è stata trasferita alla Centrale operativa della Polizia provinciale di Perugia che con una pilotina si è recata sul luogo del ritrovamento. L’uomo rinvenuto, ormai cadavere, dall’accertamento dei documenti è risultato essere di un pescatore (F.F.), di mezza età di una cooperativa del luogo. Il corpo senza vita galleggiava riverso ad una cinquantina di metri dalla propria imbarcazione, nello specchio d’acqua antistante il vocabolo “La Frusta”. Con i mezzi a disposizione gli agenti della Provinciale sono stati costretti ad ancorare il poveretto al natante troppo alto per essere issato a bordo, mentre per il recupero vero e proprio sono intervenuti i vigili del fuoco con un gommone.

Da terra i carabinieri, a loro volta intervenuti sul luogo del ritrovamento, hanno seguito tutte le operazioni di recupero della salma. Si pensa che all’origine della tragedia ci sia il forte vento di grecale che questa mattina soffiava sul lago, anche se spetterà al medico legale appurare le cause del decesso.

L’uomo svolgeva autonomamente la pesca. Un’attività a cui era “approdato” dopo aver perso il posto da camionista, e, da qualche settimana, conferiva il pescato alla Cooperativa di pescatori di San Feliciano.

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