Arretramento del Freccia Rossa, Trenitalia valuta la sperimentazione

PERUGIA – “La presidente Marini ha rinnovato la richiesta di arretramento di un Frecciarossa da Arezzo a Perugia. Gli uffici di Trenitalia stanno valutando questa ipotesi ed entro la fine di novembre
sarà programmata una riunione in merito. L’arretramento, del Frecciarossa sarebbe a carattere sperimentale, comunque per un ampio periodo e consisterebbe nella partenza dalla stazione di Perugia alle 5.15 circa. Abbiamo chiesto questa sperimentazione per capire cosa potrà essere fatto in
maniera strutturale nel tempo”. Lo ha detto stamani, nel corso di una audizione al Comitato di monitoraggio e vigilanza sull’Amministrazione regionale, presieduta da Raffaele Nevi, l’assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Chianella, chiamato a relazionare rispetto all’attuazione di una
mozione unitaria, approvata con voto bipartisan dall’Aula di Palazzo Cesaroni, nello scorso mese di luglio. Nell’atto veniva sottolineata l’importanza strategica dei sistemi a media–alta velocità ferroviaria
quali: arretramento dei Frecciarossa mille da Arezzo a Perugia verso Milano; nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano, con transito a Spoleto, Foligno, Assisi; fermata del treno Frecciabianca a Spoleto e rafforzamento di orari e collegamento del Frecciabianca stesso nell’asse Roma-Terni.

Rispetto all’arretramento del Freciarossa da Arezzo a Perugia, Chianella ha spiegato che, “la questione, prima ancora di essere messa all’attenzione della pubblica opinione era già allo studio degli uffici regionali che già avevano avuto una interlocuzione con Trenitalia. Hanno fatto seguito incontri, a Roma, con i servizi che gestiscono i Frecciarossa concordando sul proseguimento dell’interlocuzione dopo i mesi estivi. A fine settembre ci sono state alcune novità rispetto ai ruoli di responsabilità in Trenitalia. Da qui la richiesta di una nuova interlocuzione da parte della presidente Marini. La sperimentazione ci servirà per capire cosa potrà essere fatto e programmato, in maniera strutturale, nel tempo”.

Entrando poi nel merito degli altri due punti contenuto nel documento di indirizzo, Chianella ha spiegato che, rispetto ad nuovo servizio Freccia Terni-Perugia-Milano, con transito a Spoleto, Foligno ed Assisi, “l’utilizzazione dell’Alta velocità oggi è arrivata ad una situazione sostanzialmente satura. Quindi qualsiasi ipotesi di servizi esterni all’Umbria devono comunque rispettare tracce ormai definite da Rfi in concorso con Trenitalia. È chiaro che la Regione si impegnerà su queste ipotesi non mettendo limiti a nuovi servizi. Sulla possibilità della fermata del treno Frecciabianca a Spoleto e sul rafforzamento di orari e collegamento dello stesso nell’asse Roma-Terni – ha aggiunto Chianella -, abbiamo sollecitato ripetutamente questa ipotesi, ma in questo caso Trenitalia non ritiene remunerativa questa fermata a Spoleto. Tuttavia torneremo ad interloquire con Trenitalia per chiedere nuovamente questo servizio. I Freccia, va ricordato, sono servizi a mercato, pertanto i gestori è al
mercato che fanno esclusivo riferimento”.

A margine dell’audizione, dove l’assessore ha risposto ad alcune domande dei consiglieri presenti, il presidente Nevi ha voluto precisare che “il dispositivo della mozione è stato attuato soltanto rispetto al punto riguardante l’arretramento del Frecciarossa da Arezzo a Perugia, mentre la Giunta non è intervenuta sugli altri due punti che riguardano l’aggancio all’Alta velocità dell’altra parte dell’Umbria che corrisponde a quasi l’intero territorio. L’auspicio è che la Giunta regionale capisca l’importanza di rendere conto delle deliberazioni assunte dall’Assemblea legislativa”.

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