Assemblea legislativa, partecipate in Commissione: da Gepafin 15 milioni per le imprese

PERUGIA – La Prima commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Andrea Smacchi, ha ascoltato in audizione i vertici di Gepafin. Si tratta della prima di una serie di sedute che la Commissione dedicherà alle società partecipate della Regione “per capire – ha spiegato Smacchi – l’attività svolta e i risultati raggiunti nel 2018, oltre alle linee di indirizzo programmatiche per il 2019”.

Nel corso dell’audizione il presidente e il direttore di Gepafin, Salvatore Santucci e Marco Tili, hanno spiegato che la società punta a favorire l’accesso al credito delle Pmi e al sostegno e allo sviluppo delle imprese attraverso il rafforzamento del capitale delle piccole e medie imprese regionali. L’attività 2018 si è concentrata sull’attivazione della vigilanza di Banca d’Italia nei confronti di Gepafin, con l’iscrizione all’albo e l’autorizzazione della Banca d’Italia ad esercitare l’attività di intermediario finanziario vigilato, che consente di operare con mezzi propri. Un obiettivo strategico centrato da Gepafin lo scorso anno dopo un lungo percorso, un elemento di valore aggiunto determinante per il futuro della società. Questo consente a Gepafin di usare il suo patrimonio di 15milioni di euro per interventi diretti in favore delle imprese umbre, e a far sì che le garanzie rilasciate possano avere valenza per le banche. Un riconoscimento, quindi, che ha liberato risorse per le imprese umbre: fino a 5milioni di euro come finanziamenti diretti e fino a 20milioni per il rilascio di garanzie. Altro filone dell’attività di Gepafin è la gestione dei fondi della programmazione regionale tramite strumenti di ingegneria finanziaria, sia della passata programmazione che dell’attuale.

L’uso di queste risorse è condizionato dallo status di soggetto vigilato. E Gepafin è l’unico intermediario finanziario garantito umbro. Parallelamente sono state riattivate le risorse della programmazione comunitaria. La Regione ha scelto di affidare ad un unico soggetto la gestione degli strumenti di ingegneria finanziaria. Gepafin ha partecipato al bando per l’assegnazione delle risorse insieme ad Artigiancassa, ed è stata aggiudicataria di 35milioni di euro del Por per l’attività in favore delle imprese del territorio, principalmente nel settore dell’industria e dei servizi. Con il Por Gepafin punta a garantire 120milioni di euro con garanzie pari a 60milioni, e direttamente a fare partecipazioni per 20milioni di euro con la prospettiva di farle ruotare. A breve dovrebbe uscire un bando per l’agricoltura di 15milioni di euro a cui Gepafin parteciperà. Risorse che si aggiungono a quelle proprie di Gepafin. L’ottica è quella dell’ingegneria finanziaria per il sostegno delle Pmi: strumenti di mercato come garanzie a condizioni agevolate a favore delle imprese, partecipazione al capitale, finanziamenti diretti alle imprese di natura rotativa.

Sollecitati dagli interventi dei commissari Guasticchi (Pd), Morroni (FI) e Carbonari (M5S) oltre al presidente Smacchi, Santucci e Tili hanno spiegato che avere questo status giuridico riconosciuto da Banca d’Italia garantisce a Gepafin visibilità e autorevolezza, dandole un ruolo di cerniera tra la dimensione internazionale della finanza e i nostri territori che hanno bisogno di una mediazione. Con l’acquisizione del ramo d’azienda Cofire, Gepafin aumenta le proprie competenze in materia di controgaranzie. Inoltre Gepafn è molto attiva anche sul fronte nazionale con la presidenza dell’Associazione nazionale delle finanziarie regionali (Anfir) assegnata a Santucci. Infine è stato ricordato il recente accordo con l’Istituto di credito sportivo.

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