Ast, aut aut alle ditte esterne: o accettano il taglio o sono fuori, il prefetto: “Massimo impegno”

E’ stata un‘altra giornata di passione per l’Ast. Oggi nell’occhio del ciclone oggi le ditte esterne poste davanti all’aut aut dell’azienda: o accettano il taglio del 20% dei contratti stipulati o da domenica 12 ottobre verranno buttate fuori dall’azienda e sostituite con altre. Un prendere o lasciare che metterebbe in ginocchio comunque molte imprese. Uno schiaffo all’indotto, già pesantemente provato dal fatto che l’Ast non paga le ditte da tempo, contro cui si sono levate le associazioni di categoria. Le imprese sarebbero una trentina per un migliaio di posti di lavoro.

Per fare il punto su questa situazione il prefetto, Gianfelice Bellesini, che già ieri aveva incontrato i rappresentanti sindacali degli operai dopo l’avvio delle procedure per il licenziamenti collettivi, ha ricevuto le associazioni datoriali, Confindustria, Confartigianato, Confapi e Cna.

Sul primo (i licenziamenti collettivi) così come su questo secondo punto, il prefetto ha assicurato il massimo impegno e la disponibilità a “offrire ogni utile contributo nella direzione di un confronto costruttivo sui termini e le modalità delle iniziative prospettate dall’azienda”.

Subito dopo l’incontro con e associazioni datoriali, si è tenuto in prefettura un comitato per l’ordine pubblico nel corso del quale è emerso l’unanime auspicio che le ragioni del dialogo e del rispetto reciproco prevalgano sulle rivendicazioni di ciascuna parte, contribuendo a stemperare le tensioni ed evitando che il legittimo esercizio delle libertà costituzionalmente garantite di riunione, manifestazione ed espressione del pensiero possa sfociare in eccessi lesivi dei diritti fondamentali delle persone.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.