Ast, operai allo stremo, senza stipendio, appello anche al Prefetto

TERNI – Sono senza stipendio dal 27 settembre, molti con un mutuo sulle spalle da pagare. I lavoratori dell’Ast sono ormai allo stremo delle forze, provati da oltre dieci giorni di mobilitazione, presidi e tensione.  “Ci sono lavoratori che non hanno un euro neanche per pagare il pane – dice Stefano Garzuglia delle Rsu – non ce la facciamo più”. E’ proprio il mancato pagamento degli stipendi che ha indotto gli operai ad andare avanti con la protesta. Entro domani vogliono risposte dall’azienda. “Abbiamo provato a smuovere di nuovo l’azienda – continua Garzuglia – entro domani vogliamo risposte”.

Nel frattempo i sindacati hanno chiesto al prefetto Bellesini di intercedere presso le banche per la sospensione delle rate dei mutui dei lavoratori.

Oggi sulla mancata erogazione degli stipendi, si è scagliato anche il sindaco Leopoldo Di Girolamo.

“In queste ore – dice il sindaco – stiamo assistendo a una ulteriore grave provazione da parte dell’ad di Ast. Il blocco dei salari che i lavoratori stanno subendo è del tutto ingiustificato e illegale, si tratta infatti di una palese illegittimità che peraltro mina la capacità di tenuta delle famiglie dei lavoratori e dell’economia della comunità ternana in quanto ci troviamo di fronte a centinaia di famiglie in assenza di reddito e quindi del tutto inibite nel loro potere di acquisto e nella capacità di ottemperare alle scadenze economiche. E’ privo di ogni giustificazione che un’Azienda che non ha alcun problema di cassa si rifiuti di pagare quanto dovuto ai lavoratori. Per rimuovere questo blocco – rileva il sindaco – che ha dei chiari elementi vessatori e penalizzanti, ho subito chiesto al ministro Guidi di intervenire nei confronti della azienda per chiedere di onorare gli impegni dovuti e ribaditi in sede di trattativa al Mise”.

Intanto salta la seduta del consiglio comunale fissata per lunedì prossimo. La decisione è stata assunta questa mattina durante la riunione dei capigruppo del consiglio comunale e dell’ufficio di presidenza con la presenza delle organizzazioni sindacali delle Rsu dell’Ast. La conferenza dei capigruppo ha deciso di non tenere la seduta di lunedì prossimo dato che all’ordine del giorno non vi sono atti urgenti, ribadendo la solidarietà espressa alla lotta dei lavoratori.

Il capogruppo del Pd Andrea Cavicchioli ha ribadito “l’impegno per la piattaforma unitaria condivisa con tutte le organizzazioni sindacali, in vista del prossimo appuntamento al Mise per la definizione della vertenza in atto”.
Cavicchioli ha precisato “come elementi determinanti  il rispetto dei volumi produttivi dell’ultimo triennio come base di riferimento; la conferma dei due forni fusori e della loro operatività; lo spostamento della linea 5 da Torino a Terni e l’investimento per il nuovo laminatoio per una produzione complessiva di prodotti a freddo di 700 mila tonnellate; politiche commerciali adeguate al mercato sia per quanto riguarda la collocazione della produzione che per gli acquisti; investimenti per la ricerca e un impegno forte e tangibile del governo per quanto riguarda la questione dell’approvvigionamento energetico e delle infrastrutture con particolare riferimento al completamento della Orte-Civitavecchia”.

“Solo dopo un accordo sul piano industriale – aggiunge Cavicchioli –  è possibile prendere in esame il quadro occupazionale, tenendo conto delle esigenze produttive delineate ed utilizzando, in presenza di eventuali esuberi, tutti gli strumenti messi a disposizione dall’ordinamento, come i contratti di solidarietà”.

“Appare incomprensibile e censurabile – conclude il capogruppo Pd –  sotto ogni profilo il comportamento dell’azienda che non ha corrisposto gli stipendi introducendo un ulteriore elemento di forte frizione in un quadro già ampiamente compromesso. Sotto questo profilo verranno  prese tutte le iniziative in ogni sede per rimuovere una situazione connotata da illegittimità sostanziali e da volontà non dirette a perseguire un clima favorevole a ipotesi di accordo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.