Ast, Reparto acciaieria: 27 operai di troppo, novità per il magazzino. I senatori Pd chiedono audizione sull’applicazione del piano industriale

TERNI – La produzione acciaieria dell’Ast, il reparto cosiddetto Acc, ha 27 unità di troppo rispetto a quelle necessarie. E’ quanto emerso dall’incontro tra i vertici aziendali e le rsu sulla riorganizzatone in rapporto agli attuali volumi produttivi e alla forza lavoro.

“L’Area ACC – fa sapere la direzione aziendale – avrà una linea che opererà su 21 turni settimanali e un’altra che lavorerà su 15 turni settimanali, con un organico complessivo di 311 unità. Rispetto a tale organico, si registrano 27 unità in più rispetto a quelle necessarie. Nello specifico, la Colata Continua 3 e 7 presenteranno un’unità in meno rispettivamente ai 15 e ai 21 turni settimanali. Nella Logistica si registrerà un muratore in meno, questo per adeguare il numero dei muratori a quelli della Colata Continua 3. I gruisti potranno usufruire delle pause svolgendo in quei periodi – a terra – l’attività di muratore.
I forni 4 e 5 saranno armati con 3 unità a turno e sono previsti il supporto e l’intercambiabilità fra le unità qualora si renda necessario in particolari fasi operative dei due forni”.

“L’organico della AOD2/LF – continua l’azienda – sarà di 5 unità, di cui 1 fissa in LF e 3 fisse in AOD. La quinta, secondo i carichi di lavoro, supporterà o LF o AOD, anche riguardo l’attività di ritiro dei materiali dal magazzino FE/LE secondo le modalità attualmente in uso. L’organico della AOD3/ASEA, infine, sarà di 5 unità di cui 3 in AOD3 e 2 in ASEA. L’AOD3, per il ritiro dei materiali dal magazzino FE/LE, verrà supportata dal personale dello stesso magazzino che opera su 21 turni settimanali. Per quanto riguarda la manutenzione, questa sarà pari alla forza occupata e il personale sarà distribuito fra le varie funzioni di pronto intervento, ispettori e officina segmenti”.

Nel corso dell’incontro è stata ribadita la totale trasversalità sia nell’attività di produzione acciaieria si nella manutenzione dopo adeguata formazione.

Questa mattina si è tenuta invece la riunione con i rappresentanti dell’Area Servizi e dell’Area Tecnica. Per quanto riguarda l’Area Servizi, l’azienda ha detto che l’organico dell’AUS-OFF sarà pari alla forza occupata e che la Distribuzione Fluidi, la Centrale Termica, la Distribuzione Energia Elettrica e i Servizi Tecnologici non subiranno variazioni di organico.

Per quanto riguarda l’Area Tecnica , la direzione aziendale ha confermato l’impiego di 14 unità per la divisione vigili del fuoco. Per quanto riguarda il magazzino, il personale – che opererà su 21 turni settimanali – sarà trasferito in vigilanza che coprirà il servizio in caso di assenza del personale del magazzino. Per tutte le attività di magazzino è previsto l’impiego di 16 unità.

L’azienda fa sapere anche che oggi saranno pagati gli stipendi e i bonus incentivi. E’ fissato invece per il 5 febbraio l’incontro tra i sindacati e l’amministratore delegato Morselli. Incontro richiesto dagli stessi rappresentanti dei lavoratori per una verifica sui bilanci e i volumi produttivi.

Intanto i senatori umbri del Partito democratico hanno inviato una lettera al presidente della Commissione industria, Massimo Mucchetti, “per chiedere di poter audire il ministro Federica Guidi ed eventualmente a seguire dell’amministratrice delegata di Ast-Thyssen Krupp, Lucia Morselli, al fine di consentire al Parlamento di essere messo al corrente dell’applicazione del piano industriale e dei suoi effetti”.

A riferirlo è il senatore del Pd, Gianluca Rossi che spiega che “se si deve riaprire un dibattito sulla produzione della laminazione a caldo e sull’intera vicenda inerente all’indotto Ast, in ragione del fatto che questi ultimi rientrano nel piano industriale discusso al ministero dello Sviluppo economico, è bene che il Parlamento sia coinvolto. Inoltre proprio qui al Senato abbiamo approvato a larga maggioranza una mozione che impegnava il Governo a monitorare le vicende di Ast Terni e quindi, rilevata la sensibilità verso il tema, questa potrebbe essere una sede naturale di discussione”.

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