Ast, il sindaco Di Girolamo: “Boicottiamo i prodotti tedeschi!”

TERNI – Il sindaco Di Girolamo tira fuori unghie e denti. Davanti all’ennesima iniziativa unilaterale dell’Ast, scende in campo con iniziative forti di protesta e le annuncia davanti ai lavoratori delle Acciaierie che questo pomeriggio sono tornati a presidiare Palazzo Spada. Il sindaco comunica la sospensione dell’attività istituzionale (saranno garantiti i servizi essenziali). Il sindaco assicura che continuerà a lavorare con il Governo per la ripresa del tavolo della vertenza “che si svolgerà comunque – ha detto – su due tavoli separati”.

Sostiene le forme di protesta che gli operai vorranno attuare fuori città. “Andiamo ad Essen (dove si trova la proprietà Thyssen ndr.) – dice Di Girolamo ai lavoratori – il primo pullman lo pago io”.

Ma l’affondo viene in chiusura del suo intervento. “I tedeschi tengono solo a due cose: l’immagine e il denaro”, dice Di Girolamo che “da cittadino che ama la città, la sua fabbrica come la sua famiglia” propone di “boicottare i prodotti Thyssen e delle multinazionali tedesche” specificando di non avercela con i tedeschi ma che questi stanno scippando il territorio (il riferimento è anche alla vertenza della Sgl Carbon di Narni di proprietà sempre tedesca, per i cui lavoratori è iniziata la procedura di mobilità).

 

Quello del primo cittadino ha il sapore dello sfogo di chi in queste settimana ha “abbozzato” per cercare di mantenere l’equilibrio in una situazione dal clima incandescente.

Nell’incontro con i  lavoratori, a cui ha messo a disposizione i locali del Comune perché ha detto “questa è la casa dei ternani”, Di Girolamo si è spinto ben oltre la diplomazia e la “misura” con cui ha gestito fin qui la situazione.

Duro ma molto più soft il comunicato ufficiale che ha diffuso nel pomeriggio.

“La comunicazione di oggi che l’azienda ha esternato ai rappresentanti delle Rsu dei lavoratori Ast – ha scritto il sindaco Leopoldo di Girolamo nella nota – è totalmente immotivata e inaccettabile. Si tratta infatti di decisioni assunte dalla multinazionale ancora una volta in modo unilaterale, che ripropongono parti di un piano di ristrutturazione aziendale che i lavoratori, le organizzazioni sindacali e tutte le istituzioni hanno già respinto in maniera netta e indignata. Ritengo che le iniziative assunte dalla multinazionale siano autoritarie e scriteriate e che costituiscano un serio pericolo per la tenuta dell’ordine pubblico, a fronte di una città che anche nell’ultima, grandissima, manifestazione del 17 ottobre, ha tenuto responsabilità, senso civico, orgoglio e dignità. E questo nonostante sia da tempo sottoposta a pesanti momenti di tensione sociale.  Esprimo, come ho sempre fatto in questi mesi, il pieno sostegno ai lavoratori in lotta e comunico, inoltre, la decisione di partecipare a tutte le iniziative di mobilitazione che i lavoratori e i sindacati decideranno di intraprendere con il coinvolgimento delle istituzioni locali.

Ora basta! Chi può agisca, si adoperi per risolvere definitivamente e positivamente questa vertenza per Terni e l’Umbria. Il Governo faccia fino in fondo la sua parte – ha concluso il sindaco nel comunicato – e si decida a riattivare immediatamente il confronto con la proprietà della T.K. Non siamo più disponibile ad attendere che qualcosa accada, il vaso è colmo!”.

 

L’intervento del sindaco (il video)

 

 

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