Ast Terni, Guidi conferma: “Dal Governo aiuti sul costo dell’energia”, oggi riparte il confronto

TERNI – “Su Acciai Speciali Terni sto seguendo in queste ore personalmente il tavolo di confronto tra l’azienda (Thyssen Krupp) e i sindacati, fatto nell’ottica di cercare di sostenere il rilancio industriale, competitivo di quel sito. Questa è la proposta che l’azienda ha posto su tavolo presentando un piano di rilancio industriale”. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi, parlando a margine di un consiglio Ue sulla competitività. Guidi ha detto che il governo funge da mediatore tra le due parti, cioè Thyssen Krupp e sindacati. Il ministro ha poi sottolineato che “per quanto riguarda la siderurgia in generale stiamo affrontando un tema di sovraccapacità produttiva a livello europeo”. Il ministro Guidi ha anche ribadito che “il Governo metterà in campo un supporto per quello che riguarda i costi dell’energia che rientrano nello schema delle regole, delle norme e degli strumenti che abbiamo già in essere nel nostro paese”.

Il ministro Guidi, impegnata quindi in una riunione a Bruxelles, oggi non prenderà parte al tavolo al Mise. La riunione sarà comunque importante per avvicinarsi a un accordo a cui sia Governo che Azienda voglio pervenire. Nelle parole pronunciate dal ministro Guidi, al termine dell’incontro e ribadite questa mattina, si intuisce che la partita tra Governo e azienda su gioca sui costi dell’energia e non solo.  Il Governo quindi concederà quegli “sconti” sulle tariffe per l’energia che l’azienda ha messo sul piatto della bilancia sin dall’inizio. In questo senso, qualche passo in avanti deve essere stato fatto arrivato l’altro ieri visto che, dopo l’iniziale rigidità, l’amministratore Morselli, per la prima volta dall’inizio della trattativa, ha dato la disponibilità ad entrare nel merito (già da oggi ndr.) dell’assetto societario, delle strategie commerciali e degli investimenti, come richiesto dai sindacati.

Resta da capire come il Governo vorrà intervenire rispetto alla richiesta di infrastrutture e in particolare del completamento della Terni-Orte.

Resta da definire anche la questione più spinosa, quella dei licenziamenti. I sindacati che continuano a spingere sulle loro controproposte che porterebbero a contenere i costi senza ricorrere al taglio al personale proposto da Ast. Non è escluso che il taglio potrebbe esserci. Di sicuro c’è l’impegno del Governo a tutelare più possibile l’occupazione e il rilancio del sito ternano.

La riunione di oggi a Roma rappresenterà certamente un passo importante. Considerando che il premier Renzi ha in programma di venire a Terni i primi di ottobre, qualcuno ipotizzava che il presidente del Consiglio in persona possa siglare l’intesa o quanto meno ufficializzarla. Ipotesi tutta da verificare.

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