Autorizzazioni paesaggistiche, cambiano le regole

Quattromila 419 richieste di richieste di autorizzazioni paesaggistiche presentate alle soprintendenze in un anno in Umbria. Su 8.464 metri quadrati di superficie regionale il 48,2% è sottoposto a vincolo. Un numero importante di domande che da ora in avanti saranno sottoposte a nuove procedure. Cambiano, infatti, le regole per la richiesta dei pareri. Un recente decreto del ministero dei Beni culturali, che tuttavia non è ancora operativo, ha previsto che le decisioni del sovrintendente possano essere appellate. I Comuni, infatti, potranno sottoporle al parere delle commissioni regionali per il patrimonio culturale che dovranno decidere entro dieci giorni.  Le commissioni saranno formate dai soprintendenti di settore della regione e presiedute dal segretario regionale.

Un’altra novità potrebbe arrivare dal decreto legge Sblocca-Italia: potrebbe infatti essere fissato il limite di 45 giorni di tempo entro il quale i soprintendenti devono esprimere un parere. Salterebbe quindi la possibilità di andare, in caso di mancato pronunciamento della soprintendenza, alla conferenza dei servizi.

Una “manovra” per semplificare le procedure e snellire le autorizzazioni che comunque sono numerose. Secondo un monitoraggio effettuato dal ministero dei Beni Culturali nel 2013 sono state 94mila le richieste, tra cui le oltre 4000 dell’Umbria. Un dato che secondo il ministero è comunque sottostimato di almeno il 20% perché i dati forniti da alcune regioni non sono riferiti all’intero 2013. Si tratta comunque di un numero rilevante di autorizzazioni se si considera che molte autorizzazioni paesaggistiche, per esempio quelle delle grandi opere, non transitano più per le soprintendenze ma finiscono direttamente in conferenza dei servizi.

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