Bilancio 2014, in Umbria molti Comuni ancora in affanno
Il caso limite è sicuramente quello del Comune di Bevagna dove mancano 300mila euro per chiudere il bilancio. Oggi per le amministrazioni comunali, anche per quelle più grandi, la predisposizione e l’approvazione del bilancio preventivo 2014 non è per nulla semplice. A pesare sulla stesura dei documenti contabili ci sono le incertezze sui trasferimenti statali e i programmi delle nuove tassazioni comunali per la maggior parte ancora da definire. Nei Comuni umbri dove si è votato, 68 su 92, quest’incombenza è stata rinviata a dopo le elezioni. Alcune amministrazioni (vedi Amelia e Penna in Teverina) sono riuscite ad approvare il bilancio a luglio prima della scadenza, inizialmente fissata al 31 poi slittata a fine settembre, altre nelle scorse settimane (Bettona e Umbertide). Mosche bianche i Comuni di Bastia, che ha definito il bilancio a febbraio, e Città di Castello (dove a maggio non si è votato) che lo ha approvato ad aprile.
Ancora incastrati nel puzzle dei numeri i Comuni di Foligno, Spoleto, Perugia, Terni e Orvieto. Hanno tempo fino alla fine di settembre per approvare il previsionale 2014 ma prima devono espletare il passaggio obbligato della definizione dell’Iuc, l’imposta unica comunale che al suo interno comprende l’Imu, la Tari e la Tasi. Foligno, in questo senso, è pronto. Il 4 è convocato il consiglio comunale per l’approvazione delle tariffe e del bilancio. In fase di esame ed approvazione anche il piano delle nuove aliquote a Terni e Perugia. Nei due capoluoghi, tuttavia, non è stato ancora calendarizzato il consiglio sul bilancio.
Questo slittamento in avanti della approvazione del previsionale 2014 dà il senso delle difficoltà delle amministrazioni comunali a predisporre il bilancio che, approvato così in là sul calendario diventa sostanzialmente un consuntivo. Un trend che non è sicuramente positivo per il sistema della finanza locale dove molti Comuni hanno difficoltà a programmare e si limitano talvolta a gestire l’ordinario.