Boss della camorra arrestato a Terni: in manette Pasquale Sibillo. Era ricercato da giugno. Il video dell’arresto

TERNI – È terminata oggi pomeriggio a Terni, dopo 4 mesi, la latitanza di Pasquale Sibillo 24 anni, giovane boss della camorra. È stato bloccato nell’ambito di un’operazione congiunta tra le Squadre Mobili di Napoli e Terni e del Servizio Centrale Operativo. Il giovane, sul quale pendeva un’ordinanza di custodia cautelare – emessa su richiesta dei pm Woodcock e Francesco De Falco – è accusato di omicidio, tentativo di omicidio, associazione mafiosa, traffico di droga ed estorsioni. È ritenuto dagli investigatori il capo del cartello della nuova generazione camorristica del rione Forcella, composto dalle famiglie Giuliano, Sibillo, Brunetti ed Amirante e contrapposto alla cosiddetta “paranza dei bambini”, perché le ultime leve della criminalità organizzata sono giovanissimi.
imageLe aree napoletane di Forcella e Maddalena, interessate dalla progressiva disarticolazione del clan Mazzarella, un tempo egemone nelle zone centrali del capoluogo partenopeo, avrebbero di recente sofferto un conseguente vuoto di potere, specie nel controllo e gestione degli interessi illeciti legati allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alle estorsioni, determinando il sorgere di forti contrasti tra il cartello camorristico costituito proprio dalle famiglie Giuliano, Sibillo, Brunetti, Amirante e le famiglie avverse Baldassarre e Del Prete, tradizionalmente legate ai Mazzarella.
Pasquale Sibillo, detto Lio, a cui a luglio all’apice della faida tra i clan era stato ucciso il fratello Emanuele, era ricercato da polizia ma anche dai killer dei clan rivali, È stato bloccato dagli investigatori all’interno di un’auto. Era nel centro storico di Terni insieme a un’altra persona. Da settimane la polizia aveva ristretto il cerchio intorno a lui che, pare, in città abbia dei parenti e al luogo in cui si nascondeva. Oggi, dopo diversi riscontri, è scattato il blitz. Il giovane, non ancora 24enne, è apparso sorpreso. Agli investigatori ha fornito un altro nome.
DSC_0036Sono ancora in corso perquisizioni da parte della squadra mobile di Terni e non sono esclusi ulteriori sviluppi nelle prossime ore. “Questa operazione congiunta – ha detto Alfredo Luzi, dirigente della Squadra Mobile di Terni – è la dimostrazione che la polizia c’è e non permette che nessuna famiglia della criminalità organizzata si radichi a Terni”.
“Grazie alla polizia e agli inquirenti – ha scritto il premier Renzi in un twitter – per l’arresto di Lino Sibillo. L’Italia non è il Paese degli impuniti #OrgoglioPaese”.

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