Calcio e legalità, convegno a Palazzo a Cesaroni, il sottosegretario Bocci: “La violenza rinnega il senso dello sport”

PERUGIA – “Lo stadio deve essere una festa, la violenza è la negazione dello spirito stesso del calcio”. A dirlo è stato il sottosegretario al ministero dell’Interno Gianpiero Bocci, nel corso del convegno “Calcio e legalità”, organizzato a Palazzo Cesaroni, organizzato e promosso dall’Assemblea legislativa dell’Umbria. Illustrissimi i relatori, tutti impegnati in prima linea per la legalità nello sport. Oltre a Bocci i presidenti Claudio Lotito e Massimiliano Santopadre, il magistrato Luca Palamara e il generale dei Carabinieri Tullio del Sette.

porzi-bocciIntroducendo i lavori, la presidente Donatella Porzi ha spiegato che “come Assemblea legislativa abbiamo organizzato questo convegno per ribadire un impegno che sta caratterizzando l’attività della presidenza nell’attuale legislatura: contribuire a diffondere la cultura della legalità in tutti gli ambiti della vita pubblica. L’impegno dell’intera Assemblea l’abbiamo visto attraverso l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla criminalità organizzata, peraltro già presente nelle passate legislature. Il calcio è uno sport meraviglioso che fa innamorare tanti giovani e sognare tante generazioni, ma che rappresenta un ambito appetibile per gli affari malavitosi. Per preservarlo dai tanti tentacoli che rischiano di avvilupparlo crediamo sia necessario lavorare sulla sensibilizzazione: il mondo istituzionale, quello dello calcio e del volontariato che gli gira intorno, devono trovare la giusta sintesi e collaborazione per far tornare questo sport a vivere i valori sui quali si fonda e che possono contribuire a formare le giovani generazioni. La presenza oggi delle società professionistiche è importante perché a loro spetta il compito di fungere da modelli e da esempi, così da trainare dietro un ondata di positività. E questo è l’elemento che ci dovrebbe spingere a tenere insieme un mondo che a volte rischia di essere incrinato”.

sportlegalitaIl Sottosegretario di Stato all’Interno, Gianpiero Bocci, ha centrato il suo intervento sul recente protocollo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e dalla Federazione gioco calcio per prevenire i rischi di infiltrazioni nelle società di calcio professionistiche: “Il presidente Tavecchio – ha detto Bocci – ha ricordato che l’idea di arrivare a un patto vero e proprio c’è stato con le vicende legate all’acquisto della società del Parma. Si tratta di un protocollo che da un lato tutela le società di calcio e si sofferma molto sul concetto di legalità del calcio. Poi c’è l’altra parte, che si occupa di sicurezza degli stadi. Sicurezza negli stadi e prevenzione dai rischi di infiltrazioni di organizzazioni criminali sono due facce della stessa medaglia, che servono per restituire al nostro Paese un calcio bello e pulito. L’obiettivo è riportare finalmente le famiglie negli stadi, che oggi presentano troppi spazi vuoti a differenza di altri Paesi. C’è la necessità di rimettere un pò di ordine, di mettere in campo strumenti di garanzia. Oggi calcio e legalità sono due cose che camminano insieme”.

luca-palamaraLuca Palamara, magistrato e membro del Consiglio Superiore della Magistratura, ha sottolineato che appuntamenti come questo servono per “parlare del rispetto delle regole nel mondo dello sport. Purtroppo questo negli ultimi anni spesso non è avvenuto e ha portato anche a un intervento della magistratura in questo ambito. Credo sia quantomai fondamentale agire sul versante della prevenzione perché il fondamento dello sport deve basarsi non solo sul rispetto, che è fondamentale, ma soprattutto sul rispetto delle regole per evitare che quei fatti che riguardano la società civile non possano trasportarsi anche sul mondo dello sport”. Lotito ha parlato della sua esperienza alla Lazio e alla Salernitana. “Arrivo alla Lazio che era tecnicamente fallita – ha detto – e mi sono chiari come possa essere accaduto. Alcune istituzioni mi spinsero alla sfida. Poi mi sono confrontato con il calcio dilettantistico. Ho sempre avuto dalla mia parte le istituzioni. Io ho voluto costruire il consenso nella legalità, osa che non sempre è scontata”. Poi l’esperienza in Figc: “Vorrei un sistema corretto, dove prevale la correttezza e la sana competizione. Siamo in un sistema con troppe poche risorse rispetto a quelle che servono”. Sulla questione stadi: “il sostegno alle società arriva dai diritti televisivi. In Inghilterra la maggior parte è del merchandising. Se non cambiamo le cose non andremo da nessuna parte è stadio e’ fondamentale. Lo stadio va vissuto, lo deve sentire casa propria. Se è così lo si tutela”.

sportlegalita4Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre ha detto che “oggi la situazione è migliorata perché le società sono più severe e le istituzioni altrettanto. Il calcio va tutelato perché è la prima azienda italiana. Fondamentale creare regole con i presidenti che non facciamo il passo più lungo della gamba. Quello che posso garantire – ha detto – è la presenza del sottoscritto, per fare deterrente a qualsiasi cosa poco lineare.
Sugli stadi: noto ostracismo a livello nazionale per creare stadi, ci sono problematiche a creare indotto a livello lavorativo. Non riesco a capire quale tipo di meccanismo possa osteggiare la costruzione degli stadi. Il privato che vuole affrontare questo va aiutato e non osteggiato”. Sulle necessità di isolare i violenti si è soffermato Il generale Del Sette.

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