Città di Castello, trovato il corpo del giovane ladro che, per scappare dalla polizia, si era buttato nel fiume

CITTA’ DI CASTELLO – Il giovane straniero scomparso nel Tevere, dove pensava di trovare una via di fuga dopo il colpo messo a segno a Città di Castello, è morto. I soccorritori lo hanno trovato martedì 28 intorno alle 17. Il corpo era a una diversa distanza da dove l’amico aveva detto di averlo visto l’ultima volta.

I FATTI: Prima il furto e poi la fuga. E’ accaduto nella notte di venerdì ai danni del Bar Officina di Rignaldello a Città di Castello per mani di due ladri. Uno dei due autori del furto preso dal panico, insieme alla sua famiglia e a quella del suo complice nel furto, domenica sera sul tardi si è recato al commissariato e ha raccontato che per paura di essere scoperti dalla polizia e dai carabinieri, si sono gettati nel Tevere in piena.

Quest’ultimo, uno straniero di poco più di 20 anni, con piccoli precedenti, ha detto che in spalla aveva uno zainetto con diverse cose rubate. Il suo complice, anche lui un giovane straniero, invece portava il registratore di cassa. L’autodenunciante ha raccontato di essere andato più volte sotto acqua e solo lo zainetto lo ha riportato a galla. Poi, con l’aiuto di un ramo di un albero penzolante ha raggiunto la riva.

Una volta scattato l’allarme sono state avviate le ricerche lungo il Tevere, dalla zona dove si sono gettati in acqua fino a valle. Anche l’elicottero Drago 53 di stanza ad Arezzo ha partecipato alle ricerche. Sul posto oltre alla squadra del distaccamento tifernate sono giunti anche i colleghi della squadra Saf del comando provinciale di Perugia, che a bordo di due canotti hanno controllato il Tevere nelle due sponde. Da Roma è arrivata una apposita squadra del nucleo subacqueo dei vigili del fuoco.

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