Cocoricò, il Tar respinge il ricorso: la discoteca non riapre. Minacce di morte al questore

Il Cocoricò resterà chiuso. Il Tar dell’Emilia Romagna ha infatti respinto l’istanza per la sospensiva presentata dal locale contro la chiusura. Un provvedimento questo deciso dal questore Maurizio Improta,che aveva ravvisato nella discoteca problemi di ordine pubblico negli ultimi due anni, compresa la morte del 16enne tifernate Lamberto Lucaccioni. Tutto rimandato al 10 settembre, quando “sarà trascorso poco più di un quarto del periodo di interdizione dell’attività”. Con l’occasione dell’udienza collegiale si potrà meglio valutare “l’afflittività della misura cautelare preventiva”.

Il questore di Rimini intanto ha anche ricevuto minacce di morte, soprattutto da Internet. Il Codacons intanto è intervenuto a difesa della decisione del questore. L’associazione ha anche chiesto al presidente del Tar di convocare con urgenza il questore di Rimini e lo stesso Codacons prima di esprimersi sul ricorso del Cocoricò, e di non assumere alcuna decisione senza prima aver udito le parti.

 

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