Congresso regionale Pd, c’è il ticket Verini – Pensi: “Non promesse ma idee”

PERUGIA – Il matrimonio è ufficiale, celebrato da quello che, come definito, è stato un po’ il “facilitatore”. Si parla di congresso regionale del Pd e, nello specifico, di quella che è diventata ormai una sfida a Gianpiero Bocci e alla sua candidatura, sostenuta anche dalla presidente della Regione Catiuscia Marini. Gli sposi sono Walter Verini, il parlamentare veltroniano che per primo si era messo in gioco proponendo il ruolo di “traghettatore” e Andrea Pensi, sindaco di Gualdo Cattaneo e già nella segreteria regionale Leonelli. Con Pensi anche il vicesindaco di Piegaro, Simona Meloni.

L’ufficializzazione nella sede del Pd, con tanto di “photo opportunity” che sancisce plasticamente l’unione. Invitati alle nozze il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli, l’ex parlamentare Carlo Emanuele Trappolino, il sindaco Mirko Ceci, Francesco Giacopetti, Lavinia Pannacci, Marco Gambuli e Stefano Fancelli. Oltre, ovviamente, a De Rebotti.

Le parole d’ordine sono ripetute come un mantra da tutti e tre: fase nuova, nuova pagina. Verin le declina spiegando che il progetto sarà per un “partito aperto, evitando le lotte per il potere. Non ho niente da promettere, se non le idee”. E Pensi si sintonizza sulla stessa lunghezza d’onda: “La necessità è quella di ricucire un rapporto sentimentale con chi non ci vota più”. Intanto si abbozzano anche gli eventuali assetti futuri: con Pensi vicesegretario, De Rebotti avrà un ruolo importante (responsabile Enti locali?), ma anche Simona Meloni, in questa campagna congressuale, avrà un ruolo.

Le stoccate più importanti di Verini però arrivano verso la fine. Senza mai nominare gli avversari, Verini va all’attacco citando Enrico Berlinguer e la sua intervista a Scalfari del 31 luglio 1981 “I partiti non devono occupare spazi impropri”. “Servono i bravi nei posti di comando e non gli amici”. E poi “Chi fa il segretario regionale si deve chiamare fuori dalla corsa alla Regione perché perderebbe di credibilità la funzione. Io voglio solo ricostruire il Pd, se riconquisteremo le città nel 2019 e la Regione nel 2020 il mio mandato sarà concluso”.

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