Crisi in Umbria, a settembre oltre 25mila cassintegrati, Bravi: “Mancano le coperture per la Cig”

“I dati odierni dell’osservatorio nazionale della Cgil relativi al mese di settembre confermano che non c’è un pavimento rispetto ad una crisi che fa peggiorare di giorno in giorno la situazione dei lavoratori e della nostra regione”. A sostenerlo è il segretario regionale della Cgil, Mario Bravi rilevando che la situazione ad oggi è la seguente: 25.119 cassintegrati, dei quali 13.731 collocati nella cassa in deroga.

“Le risorse necessarie per garantire la copertura dei cassintegrati in deroga sono di 45 milioni per il 2014, (anno che sta per concludersi) – dice Bravi – e finora il Governo ne ha stanziati 15, con il rischio che la copertura e quindi il pagamento arrivi solo a marzo 2014. Inoltre, i dati che abbiamo a disposizione mettono in evidenza che nella nostra regione le aziende in concordato preventivo (nell’arco dei primi mesi del 2014) passano da una a sei, mentre i contratti di solidarietà passano da 8 a 13. Se a questo aggiungiamo la riduzione del tasso di occupazione della nostra regione che scivola al 60,3% e il fatto che nel 2° trimestre 2014, per quanto riguarda gli avviamenti al lavoro, solo l’ 8,9%  è a tempo indeterminato, il quadro che abbiamo di fronte è più che drammatico”.

Bravi sostiene che il quadro “mette in evidenza l’esigenza di un profondo cambiamento delle politiche economiche e sociali, diametralmente opposte al jobs act, che precarizza ulteriormente il lavoro, cancellando l’art.18, e alla legge di stabilità, che accettando il diktat di Confindustria abbassa le tasse sulle imprese senza nessun ritorno in termini occupazionali”.

“Ogni giorno la situazione peggiora – continua Bravi – basta pensare al fatto che i 570 licenziamenti della ex A. Merloni, fatti il 13 di ottobre, faranno aumentare di 1 punto il tasso di disoccupazione su una statistica Istat ancora in ritardo sul dato reale. A partire dalla centralità della vertenza Ast, nei prossimi giorni – conclude Bravi – la Cgil dell’Umbria continuerà la sua mobilitazione, sulla spinta della grande giornata di sabato 25 ottobre, fino allo sciopero generale nazionale che si svolgerà nel mese di dicembre  per rimettere al centro del paese e dell’Umbria il Piano del Lavoro”.

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