Dagli stranieri l’8,8 per cento del Pil italiano: risorsa o problema? Dagli immigrati provengono altri 16,6 miliardi di entrate fiscali

TERNI – Cinque milioni di stranieri e cinquantacinque milioni di italiani, ogni giorno, affrontano le fatiche quotidiane dell’incontro e del confronto. Ma siamo proprio sicuri che gli stranieri siano dei ruba lavoro agli italiani? E siamo ancora sicuri che i peggiori criminali provengano dall’est Europa o che non siano italiani?

A queste domande possono rispondere solo i dati, confrontanti e analizzati sistematicamente anno per anno. Nel 2014, la Fondazione Leone Moressa, l’istituto di studio e ricerca sull’economia dell’immigrazione – ha stimato che l’8,8% del PIL italiano è prodotto da cittadini stranieri. Cifra che corrisponde a 123 miliardi di euro.

Sempre dagli stranieri provengono altri 16,6 miliardi di entrate fiscali. La maggior parte di queste genti accetta di lavorare per 12 ore al giorno come barista, anche se solo per la metà del tempo viene pagata in bianco: il resto della somma finisce (quando va bene) “fuori busta”.

Un italiano lavorerebbe mai in queste condizioni? La risposta sembra scontata.

Sul mercato del lavoro gli stranieri sono complementari piuttosto che concorrenti agli italiani. Gran parte di loro va a fare lavori che gli italiani possono permettersi di evitare. Colf e badanti straniere permettono – secondo l’Istat – alle donne italiane di alzare il tasso di occupazione femminile che è passato dal 35% del 1988 al 47 del 2008, rimanendo costante negli anni successivi malgrado la crisi economica.

Gli stranieri poi delinquono più degli autoctoni?

Se si guardano le denunce e gli arresti, la risposta è affermativa. Ma occorre contestualizzare il fenomeno per scoprire che la risposta potrebbe essere sì ma anche no. Nel periodo 2004-2013 – secondo i dati del Ministero dell’Interno – le denunce sono passate da circa 3,2 milioni a  circa 3,5.

Il dato schiacciante arriva dalle denunce contro gli italiani, aumentate con una crescita del 28% , mentre quelle contro stranieri sono calate del 6,2%.

Inoltre – secondo la fondazione iniziative e studi sulla multietnicità – al 2015, erano il 29,3% gli stranieri condannati in via definitiva al carcere, ma ben il 39,5% dei detenuti era in attesa di giudizio e addirittura il 40,7% quelli in attesa di primo giudizio. A testimonianza che gli stranieri godono molto meno degli italiani della possibilità di usufruire di pene alternative al carcere, quindi una spiegazione relativa alla loro presenza numerosa.

@MCScardocci

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