Elettrocarbonium – Sgl Carbon, i sindacati giocano il tutto per tutto con il ministero

NARNI – L’esperienza di Elettrocarbonium si avvia alla conclusione ma i sindacati dei chimici tentano il tutto per tutto al ministero. I rappresentanti dei lavoratori chiedono al Mise di fare l’ultimo estremo tentativo di mettere seduti intorno a un tavolo il commissario liquidatore di Sgl, l’avvocato Marco Petrucci, e l’amministratore delegato di elettrocarbonium, Michele Monachino. Spetterà al dirigente Càstano convocare la riunione che, tuttavia non potrà essere fissata prima di mercoledì. Intanto i lavoratori, dopo l’ultima assemblea di ieri sera con i sindacati, nel corso della quale è stato dichiarato lo stato di agitazione, sono in presidio permanente davanti alle portinerie.
Quest’ultima settimana è stata caratterizzata da uno scambio di proposte tra i due gruppi senza arrivare a un punto di intesa. Dopo l’ultimatum di Elettrocarbonium ad Sgl Carbon, in realtà Sgl ha fatto una sua controproposta a Monachino e quest’ultimo ha rilanciato chiedendo alla controparte di garantire fino ad agosto commesse per 500mila tonnellate (così come aveva già fatto nei mesi scorsi) e il comodato d’uso gratuito della fabbrica di Narni fino alla definizione di un accordo. E qui si sono interrotte le comunicazioni tra i due.
A questo punto, come detto è scattata l’iniziativa dei sindacati dei chimici che insieme alle segreterie nazionali sono andati in pressing sul ministero affinché sia convocato a breve un tavolo. Una riunione nel corso della quale, qualora non si riesca a far dialogare le parti, verosimilmente si potrebbe cominciare a ragionare sull’ipotesi in cui il progetto Elettrocarbonium dovesse definitivamente saltare. Ipotesi che, alla luce degli ultimi eventi, sembra prendere sempre più forma.

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