Ex Merloni e Jp, il grido d’allarme della Lega per il lavoro: “L’emergenza non è finita”

NOCERA UMBRA – Un modo per non spegnere l’attenzione sulla problematica Ex Merloni – Jp Industries in un periodo di ferie in un luogo, il Campanaccio di Nocera Umbra, che negli anni è stato simbolo della lotta per la difesa del lavoro del colosso dell’elettrodomestico. Questo è stata la conferenza stampa organizzata dalla Lega per il Lavoro con Luciano Recchioni e Mario Bravi (Cgil) alla quale hanno partecipato anche il sindaco Giovanni Bontempi e l’onorevole dem Walter Verini.

“Gli incontri al ministero – ha detto Recchioni – non avevano prodotto nulla, la marcia indietro di Porcarelli è arrivata dopo un’aspra mezz’ora in un incontro a Fabriano. Secondo noi il problema è semplicemente rimandato. E’ fondamentale cavalcare l’onda ora che si è riaccesa la luce, sfruttando i movimenti che sono stati innescati dall’annuncio di Porcarelli. Lunedì 8 agosto doveva tenersi un incontro al Mise con le banche ma è stato rimandato a dopo ferragosto e questo non ci fa stare tranquilli”. Recchioni poi ha sottolineato il fatto che il territorio stia perdendo posizioni sul fronte economico. E’ fondamentale che la politica ragioni e capisca come si può reinventare un lavoro su questo territorio”. Una stoccata anche a quelli che vengono definiti “gli annunci della Regione”: “Si parla di 28 milioni di euro ma sono pochi quelli che ricadranno sulla fascia appenninica, molti andranno nel folignate. Sarà necessario dunque rifare un quadro con i parlamentari. Le organizzazioni sindacali devono riprendere una attività di lotta e non escludiamo di tornare a ottobre su questo Campanaccio”.

“Su questa vertenza – ha detto Mario Bravi – è in discussione l’identità di questo territorio. Siamo ritornati a 20 giorni fa, le grida di giubilo non corrispondono alla realtà. Il problema ora è un secondo terremoto e il lavoro deve andare tutto per evitare un nuovo spopolamento. La più grande vertenza dell’Italia centrale non può finire a tarallucci e vino. L’impoverimento non è finito.  Per quanto riguarda i fondi europei – ha aggiunto Bravi – vorremmo che non vengano spesi nei modi in cui sono stati spesi. Non basta utilizzarle senza rivedere la ricaduta in termini occupazionali. Se non ci saranno risposte torneremo al campanaccio, anche un tavolo permanente delle forze sociali della fascia appenninica per non accettare un impoverimento in atto”.

“La preoccupazione resta tutta – ha detto il sindaco Bontempi – perché i soldi per far partire la Jp Industries ancora non ci sono”. Verini ha rassicurato sull’impegno di tutti i parlamentari sul fronte Merloni – Jp: “In una vicenda come questa non servono le bandierine dei partiti, in una fascia che di fatto è deindustrializzata. Serve l’unità di tutti, non perdiamo di vista la necessità di mettere insieme tutte le forze, di tutti i colori. Non siamo lontani, siamo qui per testimoniare la vicinanza”. Quindi da Verini, fresco di un colloquio con il vicministro Bellanova, il punto della situazione: “Dopo ferragosto – ha detto – le banche torneranno al Mise. L’appello però è per una maggiore presenza di Confindustria. Non è il momento delle polemiche – ha ribadito – ma avremmo più forza se fossimo tutti insieme a dare il proprio contributo”.

 

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