Terremoto, ok dalla Giunta regionale alle risorse aggiuntive per il cratere

PERUGIA – Cinquantadue milioni di euro in più per le zone colpite dal sisma dalla Commissione europea. Dopo la decisione delle Istituzioni europee, anche la Giunta regionale ha ratificato oggi la decisione con cui la Commissione Europea ha approvato le modifiche al Piano di sviluppo rurale dell’Umbria (Psr) 2014-2020 a seguito del contributo di solidarietà di Regioni e Ministero per le aree del cratere colpite dal sisma. Si tratta di quasi 52 milioni di euro di risorse aggiuntive che verranno utilizzate per il mantenimento e lo sviluppo economico delle attività agricole ed agroambientali dell’area”.

“Le misure che abbiamo individuato e su cui convergeranno le risorse aggiuntive – ha detto l’assessore Cecchini – serviranno per rafforzare il contesto competitivo delle aree maggiormente colpite. In particolare – ha spiegato l’assessore – 14 milioni di euro verranno finalizzati per gli investimenti delle aziende agricole e agroalimentari, 3 milioni di euro a sostegno dei giovani agricoltori, 7 milioni per le infrastrutture e servizi alle popolazioni di carattere sociale, culturale, sportivo e ricreativo e 2 milioni 595 mila euro ai Gal Valle Umbra e Sibillini e Gal ternano per il supporto ‘Leader’ allo sviluppo locale finalizzati ad investimenti pubblici e privati per la promozione territoriale. Le rimanenti risorse sono rivolte a misure per la diversificazione, il benessere animale, le indennità compensative per le zone montane e gli aiuti alle imprese agricole ubicate nel cratere. La filosofia che sottende alla ripartizione – ha aggiunto Cecchini – è quella di creare le migliori condizioni per mantenere e sviluppare l’attività economica legata alla agricoltura, all’agroambiente e alla zootecnia ed evitare lo spopolamento delle zone colpite. Si tratta di risorse dedicate che costituiscono un contributo importante per la ripresa di questi luoghi attraverso le misure individuate e per le quali – ha concluso l’assessore – andremo a breve a definire le modalità di attuazione.

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