Export dell’Umbria, 618 milioni di euro di fatturato: si resta sul livello 2015

PERUGIA – Le esportazioni dei distretti umbri nel 2016 si attestano a 618 milioni di euro, in linea con il dato del 2015, e confermano quindi i livelli di massimo dell’ultimo decennio. Particolarmente rilevante è considerato il recupero nella seconda metà del 2016, semestre in cui l’export è tornato a crescere compensando gli arretramenti accusati nei primi sei mesi. Dati che emergono dal monitoraggio realizzato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.

Per l’istituto di credito questo risultato di “sostanziale stabilità” della regione risulta leggermente migliore del totale nazionale a livello annuale (-0,4%), grazie all’accelerazione registrata nel quarto trimestre del 2016 con un +6,8%, a fronte di una variazione tendenziale nazionale del +0,3%.
Dall’analisi presentata dal Monitor emerge come il maggior contributo a questi risultati è legato alla performance del principale distretto della regione, quello della maglieria e abbigliamento di Perugia, che nel 2016 ha subito un lieve calo (-1,1%) dopo una crescita ininterrotta iniziata nel 2010.
Tuttavia nell’ultimo trimestre del 2016 ha mostrato segnali di recupero raggiungendo il livello massimo mai registrato nel periodo ottobre-dicembre. E’ cresciuto – si legge in un comunicato di Intesa Sanpaolo l’export dell’olio umbro (+1,0%) che ha raggiunto i 160 milioni di euro, nonostante i cali subiti negli Stati Uniti, al traino delle buone performance ottenute nei paesi europei.

I risultati migliori sono stati registrati dal distretto del mobile dell’Alta Valle del Tevere (+5,6%) che ha incrementato di oltre 3 milioni le esportazioni del 2015. Gli Stati Uniti, nonostante il rallentamento registrato nel 2016 (-9,8%) in conseguenza anche di un 2015 brillante, continuano a ricoprire un ruolo fondamentale per le esportazioni distrettuali umbre con un peso del 23% sul totale. La riduzione delle esportazioni verso gli Stati Uniti è stata recuperata in buona parte dal mercato canadese e da quelli europei, soprattutto la Germania, verso la quale sono salite del 14,6% pari a oltre 6 milioni di euro di maggior valore, realizzato grazie al contributo di tutti i distretti ed in particolare dell’olio umbro.
Segnali “incoraggianti” arrivano anche dalle esportazioni verso il Medio Oriente: in particolare i flussi verso gli Emirati Arabi Uniti salgono di circa 1,5 milioni con una variazione percentuale di circa il 50% legata soprattutto al distretto della maglieria e abbigliamento di Perugia. Complessivamente, l’export dei distretti umbri verso gli Emirati Arabi è salito per il quarto anno consecutivo, con un aumento cumulato tra il 2012 e il 2016 pari al +205%.

“L’export dei distretti industriali umbri vede nell’ultimo trimestre del 2016 il migliore dell’anno, nonostante gli intensi eventi sismici che hanno condizionato l’operatività delle realtà industriali locali”, commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. “L’Umbria ha dimostrato una reazione straordinaria – ha aggiunto -, tanto che l’evoluzione delle aree distrettuali regionali risulta migliore del risultato nazionale sia su base annua che trimestrale. In questo contesto di grande volontà e capacità, il nostro Gruppo ha intensificato e continuerà ad intensificare il proprio impegno, attivando tutte le forme di supporto e di sostegno all’economia reale dell’Umbria, alle famiglie ed alle imprese”.

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