Eterologa, primo ok tra Regioni, Marini: “Un ottimo documento”

La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha trovato un’intesa sulle linee guida per la fecondazione eterologa che dovranno essere adottate da tutte le Regioni. Il testo sarà esaminato domani mattina dalla Conferenza dei presidenti. Nel pomeriggio di oggi è arrivato il primo ok dalla riunione con gli assessori regionali alla Sanità. Per l’Umbria era presente la presidente Marini, che detiene anche quella delega. Il documento, per quanto si è potuto apprendere, ricalcherebbe i contenuti della delibera già approvata a fine luglio dalla Regione Toscana e che dà il via libera all’eterologa nei centri pubblici della Regione, prevedendo anche precisi test ed esami clinici per i donatori.

“Un ottimo documento –  è stato definito dalla Marini  – Sono molto soddisfatta, il clima è stato collaborativo. D’altra parte – ha aggiunto la presidente – c’e’ una sentenza dettagliata della Consulta e il rischio era che partissero i centri privati ma non potessero farli, senza linee guida, quelli pubblici. Il che era assurdo”.

Sempre stando alle indiscrezioni, la fecondazione sarà gratuita o con ticket ma con dei paletti rispetto all’età delle donne. Il costo dovrebbe aggirarsi tra i 2.500 e i 3.200 euro e sarà a carico del servizio sanitario regionale. Previsto anche l’istituzione di un registro regionale di donatori che rimarranno anonimi, che si impegnano a donare solo in una regione, fino a quando non saraà creato un registro nazionale.

Il documento tecnico sarà presentato domani nella seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni per l’ok dei governatori. Intanto sempre domani partirà in Toscana la fecondazione eterologa. La Regione è stata la prima a fine luglio ad adottare una delibera per consentire la fecondazione dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ne ha dichiarato illegittimo il divieto. Le coppie, che si erano prenotate  a partire dalla seconda metà di agosto, da domani potranno accedere all’ospedale fiorentino di Careggi per le visite preliminari, passando attraverso un iter di esami diagnostici in grado di stabilire la storia clinica di entrambi. Sembra che la Toscana abbia ricevuto quasi 200 prenotazioni.

 

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