Foligno, antica fonte di Verchiano, 200mila euro per il recupero

FOLIGNO – L’antica fonte di Verchiano a Foligno tornerà a splendere grazie a un progetto di recupero finanziato dalla Regione Umbria. Lunedì 18 gennaio, alle 17.30 nella sede della Pro Loco della frazione montana, ci sarà la presentazione al pubblico del recupero della struttura (nella foto). Interverranno il sindaco di Foligno, Nando Mismetti, l’assessore ai lavori pubblici, Graziano Angeli, il dirigente dei lavori pubblici, Luciano Piermarini e l’assessore regionale a Coesione sociale e welfare Luca Barberini che, nella precedente legislatura, da consigliere regionale, aveva chiesto alla Giunta di Palazzo Donini fondi per “assicurare la messa in sicurezza, la riqualificazione e la valorizzazione della fonte monumentale di Verchiano a Foligno, un simbolo della storia del territorio montano gravemente danneggiato dal terremoto del ’97 e mai più recuperato”. Dopo l’intervento di Barberini, la Regione ha stanziato 200mila euro e presto partiranno i lavori per il recupero della struttura.
La fontana è databile intorno al XVI secolo ed è detta “Fonte dei Trinci”, in riferimento alla nobile dinastia folignate. È una struttura pubblica che sorge lungo la cosiddetta ‘Via longobarda’, detta anche ‘Via della Spina’, che nell’antichità rappresentava un’arteria di comunicazione molto importante, collegando Umbria e Marche. L’opera è arricchita da diversi elementi architettonici e contiene gli stemmi del Comune di Foligno, del Castello di Verchiano e di una nobile famiglia della zona. Nel 1997 è stata gravemente danneggiata dal sisma e poi puntellata perché rischiava di crollare. Nel 2008 il Comune di Foligno aveva elaborato un progetto per il consolidamento e il recupero della fonte con fondi relativi alla ricostruzione post sisma, ma i lavori non erano mai stati avviati per mancanza di risorse dopo i tagli ai trasferimenti statali, determinando un ulteriore deterioramento della struttura. “Con lo stanziamento di questi fondi – evidenzia Barberini – è finalmente possibile recuperare un simbolo dell’antica civiltà folignate, che meritava di essere salvaguardato”.

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