Foligno, carabiniere ucciso, giudizio immediato per il presunto omicida. È la richiesta della Procura di Spoleto

FOLIGNO – La Procura della Repubblica di Spoleto ha chiesto il giudizio immediato per Emanuele Armeni, il carabiniere in carcere con l’accusa di aver ucciso il collega Emanuele Lucentini, lo scorso 16 maggio, nel cortile della caserma di Foligno, con un colpo sparato dalla sua mitraglietta di ordinanza. Il pubblico ministero Michela Petrini ha avanzato tale richiesta ritenendo che ci siano tutti requisiti necessari (tra cui l’evidenza della prova) per ricorrere a questo procedimento speciale, che salta l’udienza preliminare andando direttamente al giudizio. A questo punto, la difesa di Armeni (nella foto), che si è sempre proclamato innocente, potrebbe invece chiedere il rito abbreviato per avere lo sconto di pena previsto dalla legge per chi sceglie il rito alternativo. Sarà il Giudice per le indagini preliminari a decidere. Intanto è stata fissata per il 19 gennaio l’udienza della Corte di Cassazione per discutere il ricorso presentato dai legali del presunto omicida, per la revoca della misura cautelare in carcere. Emanuele Armeni si trova nella casa circondariale di Spoleto dal luglio scorso, l’accusa per lui è di omicidio volontario, ipotesi che ha sempre respinto parlando di colpo partito accidentalmente dalla sua M12. Versione che finora non è stata creduta da alcun giudice, anche per l’esito delle perizie balistiche e medico-legali.

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