Foligno, la nuova SS 77 sarà aperta nei primi mesi del 2015, è l’infrastruttura più all’avanguardia in Italia

FOLIGNO – La nuova strada statale 77 “Val di Chienti” sarà pronta nei primi mesi del 2015 e sarà l’infrastruttura tecnologicamente più avanzata in Italia. Secondo la Quadrilatero Marche Umbria Spa, società che esegue i lavori, ad oggi l’opera è stata realizzata al 92 per cento, entro la fine del 2014 è previsto il completamento nel primo tratto funzionale da Colfiorito a Serravalle del Chienti, mentre tutti i lavori saranno ultimati nei primi mesi del 2015.

Tecnologia innovativa La nuova arteria stradale, che renderà Umbria e Marche più vicine, è stata realizzata con nuove tecnologie costruttive e materiali sempre più performanti per migliorare la qualità delle opere viarie. Una delle novità più importanti sta nelle pavimentazioni delle gallerie, dove il classico conglomerato bituminoso è stato sostituito dal calcestruzzo, sfruttando i vantaggi di questo materiale, in particolare per la maggiore durabilità e la ridotta manutenzione richiesta. Si tratta della prima esperienza del genere in Italia, che fa della nuova statale 77 un’opera tecnologicamente all’avanguardia, la più avanzata del Paese. L’innovazione della “strada in calcestruzzo” è stata presentata e approfondita alla 50esima edizione del SAIE, il salone delle costruzioni e dell’edilizia che si è tenuto dal 22 al 25 ottobre a Bologna Fiere, durante un convegno organizzato da Federbeton, la Federazione delle associazioni della filiera del cemento e del calcestruzzo armato. Inoltre, la società Quadrilatero, ha deciso di condividere il proprio know how con i professionisti del settore e il mondo accademico attraverso continui contatti con le università, workshop dedicati e visite di studenti ai cantieri.

Un’infrastruttura strategica La nuova “Val di Chienti” rappresenta un’opera di grande rilevanza per le sue caratteristiche tecniche e ambientali, con oltre 35 chilometri di strada in un contesto orografico complesso attraverso l’Appennino centrale. Basti pensare che sono ben 13 le gallerie naturali, per oltre 22 chilometri lineari (44 se calcolata la doppia canna), 9 le gallerie artificiali e 16 i viadotti, per una lunghezza totale di oltre 5 chilometri considerando le due carreggiate. Le gallerie rappresentano, quindi, circa il 60% dell’intera tratta e permettono una sensibile riduzione dell’impatto ambientale e paesaggistico. Gli scavi dei tunnel sono terminati a dicembre 2013, mentre sono in via di finalizzazione le opere all’aperto, visibili percorrendo l’attuale sede stradale della SS 77. Secondo Guido Perosino, presidente della Quadrilatero Marche Umbria Spa, “la nuova 77 permetterà l’ampliamento del mercato, consentendo tra l’altro una intensificazione degli scambi tra imprese, ma anche la possibilità di nascita di nuove realtà produttive, nonché una più forte integrazione tra le diverse economie regionali, che potranno portare ad uno sviluppo del mercato del lavoro”. Per l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Foligno, Graziano Angeli, la nuova strada “rappresenta un’opera strategica non solo per il nostro territorio, ma per tutta l’Italia centrale: migliorerà i collegamenti tra i due mari e sarà un importante asse di collegamento alle grandi infrastrutture viarie europee. Grazie alla nuova SS 77, l’Umbria potenzia la propria centralità nel panorama nazionale e Foligno diventa una realtà sempre più importante nel contesto regionale e nazionale”. “La nuova SS 77 – evidenzia ancora Angeli – è sicuramente l’opera più rilevante realizzata negli ultimi anni in Italia, con risorse pubbliche. Il fatto che venga realizzata secondo i tempi previsti è motivo di grande orgoglio e soddisfazione, anche perché tra Comune e Quadrilatero c’è sempre stata grande collaborazione. Ora stiamo lavorando alle opere di compensazione che la società dovrà realizzare una volta chiuso il cantiere principale e definendo l’area da destinare alla la commercializzazione delle eccellenze del territorio, in modo da cogliere tutti gli aspetti positivi che questa infrastruttura può portare. In questi anni, grazie all’impegno del sindaco Nando Mismetti, è stato anche siglato un protocollo d’intesa con la città di Civitanova Marche per mettere in rete le risorse culturali e ambientali dei due territori e promuovere la nuova infrastruttura come nuova opportunità di sviluppo per Umbria e Marche.

Una strada fra ambiente e archeologia Il territorio interessato dal tracciato della nuova statale 77, in particolare la piana di Colfiorito e l’area di Muccia, assume inoltre un significato archeologico straordinario poiché costituisce una sorta di deposito naturale di una serie di tracciati viari principali e secondari, che rappresentano da sempre le vie di passaggio tra Tirreno e Adriatico. Per Guido Perosino, grazie alle scoperte archeologiche portate alla luce dai lavori effettuati dalla Quadrilatero, sono emerse nuove opportunità di arricchimento culturale “che dovranno essere valorizzate affinché divengano patrimonio culturale per il Paese e rappresentino una ulteriore grande opportunità per il territorio, al fine di alimentare flussi turistici di qualità”.

Lo svincolo di Scopoli si farà Per quanto riguarda il tanto atteso svincolo di Scopoli, nella Valle del Menotre, la Quadrilatero ha completato il nuovo progetto definitivo del semisvincolo, adeguato alle richieste formulate dal Ministero per i Beni e le attività culturali e dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria, che prevedono una nuova configurazione “compatta” delle rampe. Deve soltanto completarsi l’iter per la valutazione di impatto ambientale per l’approvazione definitiva da parte del Cipe.

I costi L’investimento per l’intero tratto Foligno-Pontelatrave-Collesentino è pari a circa 1 miliardo e 200 milioni di euro, finanziato tramite fondi stanziati dal Cipe, dall’APQ Regione Umbria e dal decreto legge ‘Del Fare,’ unitamente a introiti previsti dal PAV e mezzi propri della Società.

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