Gentiloni dalla terrazza del Sacro Convento di Assisi: “Costruiamo ponti di dialogo e cooperazione. Non può esserci dignità umana senza lavoro”

ASSISI – Cita le Esortazioni e il viaggio di San Francesco dal Sultano il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel suo discorso alla Nazione, dalla terrazza del Sacro Convento. Il tutto per rimarcare l’attualità del messaggio di fronte alle nuove sfide e ai nuovi “muri” della società. “L’incontro con il Sultano è di una attualità dirompente per le sfide inedite, con minacce ai nostri valori. In questo contesto c’è la tentazione di rifugiarsi nell’incomprensione ma la chiusura non è una scelta obbligata. Dobbiamo essere capaci di costruire ponti nel Mediterraneo, cooperazione con l’Africa investendo per evitare l’emigrazione”.

“Il viaggio di francesco verso un mondo che non conosceva – ha proseguito Gentiloni – ci ricorda che dobbiamo metterci in cammino per dialogare con gli altri”. Qui l’esempio del cammino dell’Europa: “È sembrato sul punto di fermarsi ma dobbiamo ripartire, nell’interesse della pace nel nostro continente”. “Importante – ha proseguito – anche abbattere gli altri muri presenti, come quello del bisogno, che divide vincenti e perdenti. Non può esserci alcuna dignità umana senza lavoro, è l’insegnamento di San francesco, lo ha detto anche nelle esortazione. Sfida del lavoro che riguarda i giovani, il mezzogiorno e le donne”. Gentiloni ha anche posto l’attenzione sull’ambiente e sulla prevenzione, rispondendo all’appello di Mattarella, lanciato proprio ieri da Assisi. E poi il pensiero ai terremotati: “A voi va il pensiero dell’Italia intera”.

Dalla terrazza anche l’appello del sindaco Proietti affinché la festa di San Francesco torni ad essere festa nazionale. Il Governatore della Liguria Giovanni Toti, ospite dopo 20 anni, ha ricordato il profondo significato civile e religioso della Festa di San Francesco, auspicando che ” la politica ritrovi un po’ di quella semplicità che Francesco ha portato nel cuore della gente”. In Basilica la celebrazione aperta da Padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento: “Le sofferenze del terremoto lasciano indignazione ma è indegna la violenza degli indifesi, contro um essere umano che va a votare o ascolta un concerto, attesta la mancanza di identità e la perdita di connotati umani”, ha detto. Forte anche il monito del Cardinale Bagnasco al fine di “toccare con mano sempre la gioia del perdono e il desiderio tenace di fedeltà. Il popolo degli umili non fa notizia ma scrive la storia. Non può venir mai meno la fiducia. Il messaggio di francesco è quello di un vangelo sine glossa. Solo Dio è Dio, non noi. Serve adorazione, non fare per lasciarci fare da cristo”.

La prossima regione ad offrire l’olio sarà la Campania.

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