Gualdo Tadino, Progetto Oasi Rocchetta: la maggioranza fissa “i paletti”

GUALDO TADINO – “Il progetto preliminare denominato “Oasi Rocchetta” presentato da Rocchetta spa i cui costi di esecuzione sarebbero a totale carico dell’azienda medesima, deve rappresentare il punto di partenza per l’avvio di un nuovo rapporto istituzionale, assente ormai da troppi anni. Un rapporto basato sulla trasparenza e sulla reciproca collaborazione tra amministrazione comunale ed azienda, volto a valorizzare il territorio attraverso il recupero di una delle zone più amate dai gualdesi, le sue peculiarità e lo sviluppo complessivo della nostra comunità, nel rispetto scrupoloso delle normative vigenti, fra le quali di particolare rilevanza, quelle relative ai limiti di prelievo e quelle legate ai diritti di uso civico”. E’ quanto sostengono i gruppi consiliari di maggioranza Pd, Gualdo Cambia e Rinnovamento per Gualdo.

Sul progetto l’amministrazione comunale ha avviato la partecipazione con il coinvolgendo oltre alle forze politiche ed i gruppi consiliari, anche le realtà associative ed i corpi intermedi più rappresentativi del territorio. In questa fase 25 testi con osservazioni, suggerimenti, critiche, proposte.

Ad oggi i contenuti del progetto preliminare prevedono oltre al recupero dell’area denominata Oasi Rocchetta, una serie di interventi di demolizione degli immobili dove insisteva il vecchio stabilimento, il possibile collegamento tra gli attuali pozzi denominati R5 – R6 già presenti nell’area Rocchetta, la successiva possibilità di dar vita ad un nuovo stabilimento industriale per la produzione di un nuovo marchio di acqua, la possibile proroga da parte della Regione Umbria dei termini di concessione.

Dal canto suo l’amministrazione comunale ha inoltrato alla Regione dell’Umbria e al dipartimento nazionale della Protezione Civile tutta la documentazione necessaria al fine di vedere finanziata la definitiva messa in sicurezza del costone roccioso.

A tal proposito, Pd, Gualdo Cambia e Rinnovamento per Gualdo esprimono “forte interesse per i contenuti del progetto preliminare denominato Oasi Rocchetta, che rappresenta, fatti salvi i dovuti approfondimenti, un’opportunità di grande rilevanza per l’intera comunità cittadina”.

I gruppi di maggioranza pungono l’accento su alcuni aspetti del progetto che ritengono imprescindibili. Ritengono infatti fondamentale: valorizzare l’intera area gola della Rocchetta, salvaguardandone il più possibile l’aspetto originario, senza la costruzione di barriere fisiche fino all’accesso alle fonti, impegnando il concessionario ad un’adeguata manutenzione periodica; realizzare un percorso “strada dell’acqua e del benessere” che colleghi Rocchetta – Santo Marzio – San Guido – Capodacqua così da valorizzare i più importanti siti turistici ed ambientali locali.

La maggioranza sostiene che “è prioritario che gli eventuali lavori di recupero vedano coinvolte il più possibile imprese e manodopera locali”.

“Le fonti della Rocchetta – dicono Pd, Gualdo Cambia e Rinnovamento per Gualdo – rappresentano da sempre un punto di riferimento e di identità storica per tutti i gualdesi, è quindi elemento di fondamentale importanza, la realizzazione di un punto di ristoro in prossimità delle fonti. Considerato il nuovo rapporto istituzionale che l’amministrazione comunale vuole costruire con Rocchetta S.P.A, è necessario che il medesimo traguardi l’intera durata della concessione (di competenza regionale) al fine di condividere interventi con l’Amministrazione Comunale medesima nell’interesse della collettività. Sarebbe di grande rilevanza – proseguono – che la società che si andrebbe a costituire con un nuovo marchio stabilisse la propria sede legale nel Comune di Gualdo Tadino, iniziando da subito a costruire e rendere ben visibile il legame con la comunità anche sotto il profilo della fiscalità locale. L’eventuale nuova concessione, di competenza regionale – aggiungono – non dovrà in alcun modo determinare impatti significativi sullo stato quali-quantitativo delle risorse idriche presenti nel bacino interessato come citato nell’art. 12 di suddetta legge”.

“Sulla base di questi presupposti – concludono i tre gruppi – crediamo si possa avviare un confronto di merito sia dentro che fuori il consiglio comunale”.

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