Perugia, il cardinale Bassetti sferza i politici: “Conservate la concordia”

PERUGIA – Torna a sferzare la classe politica e invoca la concordia per uscire dal declino. Il cardinale Gualtiero Bassetti, ieri sera, a conclusione delle celebrazioni di San Costanzo, patrono di Perugia ha lanciato un nuovo monito ai politici: “Conservate la concordia. Ve lo chiedo in maniera accorata dal momento che tutti noi, Chiesa, famiglie e società civile corriamo il rischio di compromettere questo valore”.

Nel corso dell’omelia Bassetti ha rimarcato come “la concordia è lo stile nobile di una politica alta, che guarda al futuro della città e sa riconoscere le istanze costruttive provenienti da ciascuna parte. La concordia è la sintesi di una politica previdente ed intelligente, capace di aprire direzioni nuove e non rassegnate ad un amaro declino”.

Parlando in generale il cardinale Bassetti ha osservato che “il panorama della nostra civiltà occidentale, pur nell’arrestabile ascesa del progresso scientifico e tecnologico presenta evidenti sintomi di decadenza morale. In una parola “questa nostra Italia” sta vivendo un periodo di crisi, che non tocca soltanto aspetti più appariscenti e immediati della civile convivenza, ma raggiunge i livelli profondi della cultura e dei principi morali collettivi. Da tutto ciò la nostra amata città di Perugia non è esente”. Da qui il richiamo a mantenere alta la fede e a conservare la pace e la concordia.

“La concordia, pur nella dialettica delle posizioni diverse, è scevra da ogni demonizzazione dell’altro: non si può sempre puntare il dito contro l’altro – ha detto Bassetti – La concordia è rispettosa di ogni persona e rivela lo stato di salute di una città che voglia chiamarsi comunità. Perché ciò avvenga è necessario mettere alla porta quell’“uomo contro”, che è dentro di noi, critico di tutto e di tutti; che si veste di ostilità nei confronti di ciò che sta oltre le proprie appartenenze affettive, ideologiche, o politiche. Il vero nemico della pace è quell’“uomo contro”, che invece di acquistare con gli anni la sapienza di un cuore misericordioso, comprensivo, magnanimo, lascia crescere la durezza dell’intolleranza, del sospetto e del rifiuto”.

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