Gubbio, i Comuni della fascia appenninica insieme contro la crisi: “Il patto di stabilità impedisce la ripresa”

GUBBIO – Dopo il consiglio comunale gualdese, ecco un’altra iniziativa dei Comuni per combattere la crisi economica. Questa volta lo scenario è stato Palazzo Pretorio, sede del Comune di Gubbio, nel quale si sono dati appuntamento i sindaci del territorio per un incontro promosso dal sindaco Filippo Stirati, su richiesta di Cgil, Cisl e Uil.

Nell’appuntamento eugubino sono state condivise le preoccupazioni espresse dalle tre sigle sindacali riguardanti gli effetti della crisi Merloni, le ripercussioni che ci sono per quanto riguarda la crisi del settore delle costruzioni e gli effetti sulla produzione del cemento (-40%) e degli altri materiali legati alle costruzioni (ceramica, trasporti, manufatti in  genere). Da questo quadro sono state esaminate le varie situazioni che riguardano il territorio, le famiglie, le persone ed il sistema delle imprese, dalle infrastrutture, del credito, delle risorse e progetti Europei e ripartizione dei fondi da parte della Regione, del sistema dei servizi sociali e sanitari nel territorio.

I Comuni hanno ribadito anche come i vincoli del patto di stabilità siano deleteri per la ripresa, non permettendo di spendere soldi per appalti già cantierabili. Situazione che si aggiunge, hanno spiegato, alle scelte unilaterali della Sovrintendenza dell’Umbria. Alla luce di ciò dunque i sindacati propongono “iniziative dei sindaci in maniera compatta per proposte condivise nei confronti di Regione e Governo. E’ necessario – dicono Cgil, Cisl e Uil – agire in tempi rapidi, dando una svolta alla reale efficacia delle misure previste, altrimenti rischiamo che una valanga di disagio sociale ci sommergerà e non ci sarà alibi per nessuno”.

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