Gubbio, i sindacati: “Stirati convochi i sindaci del territorio per studiare comuni azioni anticrisi”

GUBBIO – Il sindaco convochi un incontro con i sindaci del territorio e con le organizzazioni sindacali per parlare di crisi economica. E’ questa la richiesta di Cgil, Cisl e Uil, arrivata sul tavolo del primo cittadino Stirati, con l’obiettivo di “individuare azioni comuni che contrastino gli effetti che la crisi sta determinando nel territorio, e nel sistema produttivo sempre più polarizzato”.

I sindacati fanno riferimento alla Merloni, agli effetti della crisi  del settore delle costruzioni e gli effetti sulla produzione del cemento (-40%) e degli altri materiali legati alle costruzioni (ceramica, trasporti, manufatti in  genere ecc.). “La chiusura di importanti realtà quali la Sicap, Edilcemento, Prep, la Faber, la Sirio, Brico, Procacci Edilizia ecc. – dicono i sindacati –  fanno della realtà territoriale della fascia appennino la più martoriata dell’Umbria. Non ci sono effetti di ripresa, continua in maniera drammatica l’emergenza lavoro. E’ necessaria una iniziativa dei sindaci, in maniera compatta per proposte condivise, nei confronti della Regione, del Governo che CGIL CISL UIL vogliono richiedere e sostenere”.

Il tutto dovrà avvenire in tempi rapidi secondo i rappresentanti dei lavoratori, dando “una svolta alla reale efficacia delle misure previste, altrimenti rischiamo che una valanga di disagio sociale ci sommergerà e non ci sarà alibi per nessuno. Sono necessari interventi ed azioni ad dalle associazioni delle imprese, ad iniziare da Confindustria, per costruire opportunità di lavoro.E’ necessario che si adottino provvedimenti da parte della Regione che vanno nel senso di dare risposta al tema del lavoro che nella nostra Regione sta diventando l’obiettivo prioritario. Su questi temi come organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL chiediamo azioni e atti concreti per dare certezze e speranza ai lavoratori e alle lavoratrici”.

La richiesta dei sindacati è indirizzata al sindaco di Gubbio ma anche ai colleghi di Scheggia e Pascelupo, di Costacciaro, di Sigillo, di Gualdo Tadino e di Fossato di Vico.

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