Lavoro, i giovani umbri tra i più tenaci nella ricerca di un’occupazione

I più flessibili sono i giovani del Friuli Venezia Giulia, non scherzano neanche i quelli della Toscana mentre in Umbria, in quanto a tenacia nella ricerca del posto di lavoro, i ragazzi non devo insegnare nulla a nessuno. Incrociando i dati dell’Istat, relativi al primo trimestre 2014 per gli under 30 in cerca di lavoro, il centro studi Datagiovani, per conto de Il Sole 24 Ore, ha scattato la fotografia dell’occupazione giovanile regione per regione in Italia. Se il Friuli Venezia Giulia svetta in cima alla graduatoria con un indice di attitudine al lavoro pari a 135,6 (l’indice è calcolato sulla media dei punteggi realizzati dagli under 30 nelle regioni rispetto a spirito di ricerca, intensità di ricerca propensione all’autoimpiego flessibilità dell’orario, flessibilità contrattuale, disponibilità agli spostamenti ndr.) e la Toscana si piazza al secondo posto con 133.6, l’Umbria non sfigura e si piazza al 6° posto su 19 con un indice di 117,7.

Agli ultimi posti della classifica si piazzano Campania, Basilicata, Puglia e Sicilia (quest’ultima con un indice di 80,7).

Se questa è la fotografia dei giovani in cerca di lavoro, sul fronte delle assunzioni c’è da dire anche che per il secondo trimestre del 2014 le aziende italiane hanno previsto l’assunzione di poco meno di 56 mila under 30, di cui circa 23 mila per andare a ricoprire picchi di attività legati al momento stagionale.

Il confronto tendenziale con lo stesso periodo dell’anno precedente (2° trimestre 2013) mostra purtroppo ancora un segno negativo per i giovani (-3,9%), al contrario del dato globale che invece ha segno opposto (+5,9%).

Guardando alle professionalità richieste in maggiore crescita e dai numeri assoluti più consistenti, le posizioni con le previsioni migliori di assunzione nel 2° trimestre 2014 spaziano dagli operai metalmeccanici, sia nella meccanica che in altri settori (1.640 e 1.930 rispettivamente), ai commessi nella grande distribuzione (3.290), passando per i tecnici informatici ed ingegneristici (1.950), il personale di segreteria (2.690) e i tecnici del marketing (2.100). In calo rispetto al 2013 invece soprattutto cuochi e camerieri (-13%) e tecnici finanziari e bancari (-32%).

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