I sindaci di Gualdo Tadino e Nocera Umbra dicono no alla variante ferroviaria Fossato di Vico – Perugia

GUALDO TADINO – I sindaci di Gualdo Tadino e Nocera Umbra, Massimiliano Presciutti e Giovanni Bontempi, fanno squadra e dicono no al progetto di variante ferroviaria per l’Alta velocità Fossato di Vico – Perugia e sì al completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Orte – Falconara. Uno schema dunque che deve essere mantenuto anche nel piano trasporti 2014 – 2024.

A distanza di anni torna di attualità un argomento sul quale già il 5 dicembre 2012 presso la sede regionale di Palazzo Cesaroni gli amministratori locali dei Comuni di Gualdo Tadino, Nocera Umbra, Foligno e Fabriano si erano espressi dando parere negativo per quanto riguarda l’ipotesi di costruire una variante ferroviaria per collegare Fossato di Vico a Perugia.

“Questa è una discussione che ormai dovrebbe essere superata – dichiarano i primi cittadini Presciutti e Bontempi – e per l’ennesima volta ci troviamo a dire di volere al più presto il completamento del raddoppio della tratta ferroviaria Orte-Falconara, una infrastruttura di vitale interesse per lo sviluppo del nostro territorio oggi tra i più colpiti dalla crisi. E’ auspicabile e necessario realizzare al più presto il potenziamento della linea ferroviaria così come previsto nel progetto, no quindi alla variante ferroviaria per l’Alta velocità Fossato di Vico-Perugia. Rinviare la realizzazione dell’opera significherebbe penalizzare ancora di più un’area marginale e già marcatamente penalizzata. La ferrovia è uno strumento vitale, rappresenta un autentico volano per l’economia. Le merci devono muoversi con celerità. La Orte-Falconara non collega soltanto due mari (Adriatico e Tirreno), ma l’Italia del Sud con quella del Nord e quindi con l’Europa dell’Est. Supportare le aziende di questo territorio è assolutamente necessaria. E’ un’area dell’Umbria che non può essere umiliata. Rispettare il progetto originario è una questione di tempistica, ma anche e soprattutto di buonsenso. E’ difatti un progetto in vita dal 1997 ed è ingiustificabile ricominciare tutto daccapo. Il progetto variante non può essere considerato sostitutivo a quello già in essere. La Regione su questo argomento non può permettersi di camminare su un ‘doppio binario’. Va presa una decisione chiara e precisa nel più breve tempo possibile”.

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