“Il fascicolo del fabbricato”: una carta d’identità che oggi avrebbe garantito la sicurezza degli edifici colpiti dal terremoto

TERNI – 31 ottobre 2002. Una data macchiata di sangue che riporta alla luce un tragico evento accaduto alle 11.33 a San Giuliano di Puglia (Campobasso). 27 bambini morirono con la loro maestra nella scuola dove stavano facendo lezione.

L’architetto ternano, Luciano Marchetti, ex presidente dell’Ordine degli architetti della provincia di Terni e delegato per la commissione nazionale dall’ordine nazionale degli architetti lavorò duramente per più di due anni al progetto di creazione del fascicolo del fabbricato. Un progetto andato in fumo e mai realizzato.

Cos’è questo fascicolo? “Il fascicolo sarebbe dovuto essere – il condizionale è ormai d’obbligo – un vero e proprio documento che avrebbe accompagnato tutte le costruzioni del patrimonio nazionale e che avrebbe così analizzato il grado di sicurezza strutturale statica”.

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Corriere dell’Umbria 08/11/2003

Insomma una vera e propria “carta d’identità” dell’edificio che oggi sarebbe servita a molto secondo l’architetto.

“Sarebbe stato utilissimo perchè è vera e propria prevenzione previa analisi. Per due anni – circa 15 anni –  fa si lavorò ad un disegno legge con tanto di tentativi di prova per il libretto del fabbricato. Questo disegno di legge abortì in entrambi i governi che lo sostennero”.

L’architetto vuole a tutti i costi – ed usa l’imperativo – riproporre e ribadire l’importanza del fascicolo del fabbricato. “Il documento servirebbe a classificare un territorio, e sarebbe fondamentale per tutti quei nuclei storici abitativi più pericolosi. Questo libretto può dar atto e iniziare così l’adeguamento sismico”.

 

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