Il ministro Zangrillo a Perugia con “Facciamo semplice l’Italia. Parola ai territori”

E’ partito questa mattina, 9 gennaio, da Perugia “Facciamo semplice l’Italia. Parola ai territori” il roadshow del ministro per la pubblica amministrazione Sen. Paolo Zangrillo, a cura del dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con Formez Pa (Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammodernamento delle P.A), Sna (scuola nazionale dell’Amministrazione), Agid (agenzia per l’Italia digitale), Invitalia e UnionCamere, per l’ascolto ed il confronto con le realtà territoriali. Un viaggio per condividere e realizzare i tanti progetti di riforma della P.A. che devono essere attuati, attraverso lo strumento del confronto diretto con i rappresentanti delle istituzioni locali.

Gremita per l’occasione la sala dei Notari di palazzo dei Priori che ha fatto registrare la presenza, oltre al ministro, del sindaco Andrea Romizi, della presidente della Regione Donatella Tesei, della presidente della provincia di Perugia Stefania Proietti, del sottosegretario all’interno On. Prisco, del Prefetto gradone, del questore Bellassai, e di tanti altri rappresentanti delle istituzioni civili e militari cittadine e regionali.

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Aprendo la serie dei saluti il sindaco Andrea Romizi ha ringraziato il ministro per quella che ha definito “iniziativa illuminata” unica nel suo genere. L’apprezzamento del Primo Cittadino è andato particolarmente al metodo, ossia alla disponibilità con cui il Sen. Zangrillo ha scelto di organizzare i lavori, danzo spazio al confronto operativo e diretto con i tanti addetti ai lavori. Forte, a tal proposito, è il senso di responsabilità di fronte ad un evento che rappresenta un’opportunità da non perdere: “stiamo vivendo un periodo storico particolare, che ci pone di fronte progetti e risorse (PNRR) che non hanno precedenti. Si tratta di una sfida epocale che dobbiamo essere in grado di vincere per cambiare il volto delle città e del nostro Paese dopo un lungo periodo di restrizioni e difficoltà. Ma per fare ciò servirà un nuovo modo di rapportarci con i cittadini e le componenti cittadine in generale”.

Opere e riforme: questi i due canali previsti dal pnrr con il secondo decisivo per trasformare l’Italia. “In questo contesto mi sento di ringraziare il ministro Zangrillo ed il dipartimento della funzione pubblica per aver ben compreso quale debba essere il punto di partenza ed il nuovo approccio al tema ossia mettere al centro le persone, gli operatori, recuperando la centralità del loro ruolo e la consapevolezza della sua importanza per la collettività”.

La presidente Stefania Proietti ha sottolineato la necessità di dar vita ad una vera ripartenza e ad un effettivo cambiamento per le le PA. In tal senso il Pnrr rappresenta una grande occasione per diventare innovativi ed attrattivi nei confronti dei giovani. Insomma la P.A. dovrà diventare sempre più faro dell’innovazione. La presidente non ha tralasciato di segnalare le difficoltà per ciò che concerne il ruolo delle province, poste di fronte a sfide sempre più complesse soprattutto in tema di edilizia scolastica.

Per la presidente della regione Donatella Tesei è necessario procedere ad un progetto di semplificazione e crescita della P.A., troppo spesso solo tentato in passato ma senza successo anche a causa dell’eccessiva sovrapposizione di norme, datate e farraginose.

Su questo punto Tesei ha chiesto un cambio di passo, ritenendo che solamente norme chiare e scevre da eccessive interpretazioni possano consentire di operare al meglio.

“Quella che abbiamo di fronte è una sfida che dobbiamo vincere: la P.A. ha bisogno di competenze nuove e di gratificazione, con la consapevolezza di un concetto: se una pubblica amministrazione funziona bene, tutto il Paese funziona bene”.

Per vincere questa sfida, secondo la presidente, è necessario un confronto con gli attori coinvolti, in primis gli enti locali, per comprenderne difficoltà ed esigenze e giocare di squadra per raggiungere gli obiettivi sperati. Infine un appello al ministro: sul pnrr molte competenze sono demandate ai Comuni, ma occorre mettere questi ultimi, specie i più piccoli, nelle condizioni di poter lavorare bene, rafforzandoli.

Dopo i saluti da parte dei rappresentanti delle Istituzioni locali, il microfono è passato proprio al ministro Zangrillo che ha inteso spiegare il senso dell’iniziativa. “Il tour – ha detto – rappresenta un grande impegno verso i territori e verso chi tutti i giorni si misura nei rapporti con i cittadini e le imprese”. Nel condividere il concetto della presidente Tesei, secondo cui la P.A. è il motore del Paese, il ministro ha detto di sentire forte la responsabilità di far funzionare questo “motore” essenziale per lo sviluppo della Nazione specie in un periodo come questo particolarmente difficile ma superabile grazie al contributo di tutti.

Zangrillo ha riferito di non avere alcuna intenzione di procedere con l’ennesima riforma della p.a. ma di voler, semplicemente, trasformare l’ottima progettazione ereditata in fatti concreti.

Spiegando il senso del tour per l’Italia ha evidenziato che la sua idea di p.a. non si restringe alle amministrazioni centrali, essendo invece soprattutto quella dei territori: “i problemi si possono risolvere solo conoscendoli bene. E questo è possibile solo confrontandosi direttamente sul luogo. Ecco perché abbiano scelto di girare l’Italia: non per raccontare chi siamo, ma per ascoltare e costruire insieme le risposte necessarie per superare le criticità”.

Il ministro ha confermato che il pnrr rappresenta “un treno ad alta velocità” su cui l’Italia deve salire per guardare con fiducia al futuro. Tale partita, in concreto, richiede la capacità di realizzare delle cose nei tempi richiesti dall’Europa come mai prima in passato si è fatto: ecco perché bisogna ripensare il modo di essere ed operare, partendo proprio dalle amministrazioni locali e dai Comuni in particolare.

Temi ed argomenti centrali; per il ministro sono: le competenze, la responsabilità (intesa come consapevolezza del ruolo che ciascuno svolge nella p.a.) ed il merito.

Due gli obiettivi prioritari legati al pnrr: semplificazione (riguarderà oltre 600 procedure entro il 2026) e digitalizzazione.

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Il programma del workshop è quindi proseguito con le relazioni “tecniche”.

Cecilia Maceli, coordinatrice dell’ufficio concorsi del dipartimento funzione pubblica, ha parlato di “Innovazione nell’accesso alle p.a.” ed in particolare della nuova piattaforma unica per il reclutamento del personale. Valerio Talamo, direttore dell’ufficio per le relazioni sindacali, si è concentrato sugli “strumenti per una nuova organizzazione delle P.A. Cosa prevedono i nuovi contratti collettivi”. Alfonso Migliore, coordinatore dell’ufficio per l’organizzazione ed il lavoro pubblico” ha parlato di “famiglie professionali per nuove competenze”.

Dopo di loro, gli interventi dell’assessore regionale Paola Agabiti, del sindaco di Montecchio e coordinatore dei piccoli comuni di Anci, Federico Gori, della dott.ssa Marsilio, dell’ing. Gentili e della dott.ssa Clementi (regione Umbria), del dott. Proietti, vice presidente Its Umbria, nonché della dott.ssa Francesca Vichi, segretario generale e direttore generale del Comune di Perugia. La dott.ssa Vichi, nel ricordare come la pandemia abbia necessariamente impresso una forte accelerazione al tema della digitalizzazione, ha ripercorso le tappe salienti della situazione relativa al personale comunale, evidenziando come, dopo un periodo di forte contrazione, ora i numeri siano tornati a crescere e l’età media dei dipendenti sia in discesa. Ciò è stato possibile grazie ad una significativa semplificazione delle procedure di reclutamento che ha consentito di celebrare concorsi in tempi massimi di 6 mesi con punte di eccellenza di 100 giorni nei casi in cui è stato possibile far ricorso a sistemi innovativi (prove in modalità digitale, da remoto, ecc.). Questi risultati virtuosi sono stato frutto del gioco di squadra in seno all’Ente ed alla presenza di importanti competenze di cui il Comune di Perugia è dotato. E proprio il tema delle competenze, secondo Vichi, è uno dei temi nevralgici per le p.a. unitamente a quello dei tempi delle procedure.

I tempi sono cambiati, ha spiegato la dott.ssa, come confermano alcuni fenomeni in passato sconosciuti: si pensi alle rinunce da parte dei vincitori dei concorsi o alle tante dimissioni per approdare in altre Amministrazioni. Tutto rientra in un fenomeno di concorrenza in seno alle p.a.; per questo ha chiesto di dar corso ad interventi di valorizzazione del merito al fine di favorire benessere e produttività in seno alle amministrazioni e, di conseguenza, in favore della collettività.

A margine dell’incontro alla Notari, il ministro Paolo Zangrillo è stato accolto dal sindaco Andrea Romizi in sala Rossa ove ha apposto la sua firma nelle pagine del libro degli ospiti illustri.

Questo il link per il video della giornata sul canale Youtube del Comune di Perugia: https://youtu.be/jnkHKTap47s