Il Sindaco Romizi interviene contro la criminalità

PERUGIA“Adesso basta. Sulla sicurezza useremo tutte le ‘armi’ a nostra disposizione”. Con queste prole decise e determinate, il sindaco Romizi scende in campo per dare una pronta risposta all’ondata di criminalità tra spaccate notturne e risse che ha colpito il centro storico in questi ultimi giorni. “Siamo in costante contatto con le forze dell’ordine – dichiara il sindaco – un’interfaccia che non lascia calare mai l’attenzione. Seguiamo ogni sviluppo e per noi l’aspetto sicurezza è primario. Saremo sempre di più attenti, fermi e determinati ma la guardia non deve abbassarla nessuno. Anzi, tutti insieme dobbiamo aumentare i mezzi e le azioni”. E in tutto ciò, dati confortanti sul lungo periodo, al netto dell’ondata di recrudescenza delle ultime settimane, farebbero emergere addirittura un miglioramento sul fronte sicurezza a Perugia. Secondo quanto riportato sulle colonne de La Nazione, sarebbe stato proprio il sindaco Romizi a mettere in luce questo dato nell’ultima seduta del consiglio comunale: “La situazione in città è migliorata con un aumento di arresti del 17 per cento e una diminuzione dei reati denunciati di 9 punti”. Eppure in circa dieci giorni il triste conteggio dei raid mette in fila bar e attività commerciali, ristoranti e pizzerie. Secondo gli inquirenti colpi effettuati da “cani sciolti” a caccia anche di pochi spiccioli e non frutto di un’organizzazione criminale di medio o alto profilo. E poi aggiunge: “La movida quella che si concentra tra piazza Danti, via Bartolo e piazza Alfani pesa sulla convivenza con i residenti. C’è da trovare una soluzione sostenibile sia per gli abitanti che per i commercianti. Lì la questione è particolare e riguarda anche la conformazione delle vie e della piazza. Stiamo lavorando a tavoli con tutte le parti interessate perché c’è da garantire la vivibilità del centro”. Sul fronte sicurezza intervengono anche alcune personalità tra cui l’avvocato Nives Tei che vive e lavora in centro e fa parte di un comitato, sorto per tutelare la qualità della vita dei residenti. “Quello che chiediamo alle istituzioni ? Una cosa molto semplice: regolare il divertimento serale senza demonizzarlo per garantire cosi una convivenza civile tra chi viene a vivere l’acropoli solo di notte e chi invece lo abita sempre. E’ una forma di rispetto che chiede semplicemente un modus vivendi civile e con spirito collaborativo”.  Il prof. Luca Ferrucci, docente di Economia all’Università sostiene che occorre “cercare nuovi equilibri perché gestire il centro storico non è semplice dal momento che significa far convivere ed ascoltare comunità diverse. Quella dei residenti, degli universitari, degli immigrati e in ceni periodi dell’anno anche quella dei turisti. Risolvere ÌÌ problema del centro significa ritrovare insomma nuovi equilibri attorno ad una città che ha una configurazione storica, artistica, urbanistica e morfologica molto particolare”.

 

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