In una pubblicità salami al posto dei Ceri, insorge Gubbio, lo sdegno di Smacchi

GUBBIO – “Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi”, mai proverbio fu più appropriato per quello che sta succedendo a Gubbio dove una foto circolata sulla rete “intacca” la sacralità della Corsa dei Ceri e Sant’Ubaldo. Nell’immagine, che è la pubblicità di un’azienda umbra di salumi e altri prodotti gastronomici, è rappresentata piazza Grande stracolma durante la Festa dei Ceri. C’è però un dettaglio che ha scatenato la polemica: i ceraioli, infatti, stanno sorreggendo tre grandi salami.

Feroci e immediate sono state le reazioni degli eugubini, scandalizzati e inorriditi davanti a quello che considerano un vero e proprio sacrilegio. Su Facebook si leggono commenti al veleno e inviti alla stessa amministrazione comunale a “tutelare l’immagine della città” da  simili espedienti, giudicati per lo più “eccessivi” e “volgari”.

Tra le critiche più accese quelle del consigliere regionale del Pd, Andrea Smacchi,che esprime “profondissima indignazione e riprovazione per la sconcia promozione commerciale di una nota norcineria dell’Alto Tevere che ha pensato bene di farsi pubblicità sui social network con una fotografia artefatta in cui i Ceri di Gubbio, contornati dalla folla dei ceraioli, sono ritratti in forma di insaccato di suino”.
Smacchi si dice convinto che “nessun intento di designer pubblicitario, neanche il più scanzonato e dissacrante, può giustificare quella che non esito a definire una cialtronata di pessimo gusto, che offende nel profondo tutti noi eugubini in primo luogo, ma anche il resto degli umbri che, proprio quarantuno anni fa, scelsero i nostri Ceri come simbolo identitario della neonata Regione”.
Il consigliere Smacchi si augura quindi che “l’ondata di sdegno che sta montando tra i cittadini di Gubbio, convinca l’incauto imprenditore a ritirare un prodotto che risulterebbe ancora più offensivo se definito ‘pubblicitario’”.

A questo proposito, infatti, dure sono state anche le parole di un eugubino doc come il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) che esprime “profondissima indignazione e riprovazione per lasconcia promozione commerciale di una nota norcineria dell’Alto Tevere, che ha pensato bene di farsi pubblicità sui social network con una fotografia artefatta”. Smacchi si dice convinto che “nessun intento di designer pubblicitario, neanche il più scanzonato e dissacrante, può giustificare quella che non esito a definire una cialtronata di pessimo gusto, che offende nel profondo tutti noi eugubini in primo luogo, ma anche il resto degli umbri che, proprio 41 anni fa, scelsero i nostri Ceri come simbolo identitario della neonata Regione”.

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