Inchiesta rifiuti, analisi taroccate e pressioni. L’intercettazione: “Non posso aiutarvi sempre”. I sindacati: “Serve gestione pubblica del servizio”

PERUGIA – “Sono in difficoltà, non posso venire in soccorso a vita”. Sono le parole di Renato Presilla, responsabile del laboratorio di analisi Erica Srl. Parole che, come scrive il gip Alberto Avenoso nell’ordinanda di misura cautelare, che servono per ricostruire la maxi truffa individuata dalla Direzione distrettuale antimafia e dagli investigatori. Truffa culminata con l’arresto del direttore di Gesenu Sassaroli e con altri 13 indagati, tra cui proprio Presilla. Sempre nell’ordinanza si legge che tale espressione fa emergere il fatto che “più volte il Presilla aveva predisposto certificati di analisi falsi per consentire a Gesenu di occultare gli sforamenti” nell’impianto di biogas di Pietramelina.  Si tratterebbero di condotte poste in essere di propria iniziativa  e delle quali il Presilla riteneva di informare i beneficiari”.

Che gli sforamenti fossero noti e ci fosse malafede lo si capisce in un’altra intercettazione ambientale, ricavata proprio dallo studio di Sassaroli. Qui il dominus dei rifiuti, parlando con due interlocutori diceva: “Sforano…qualche volta…questo teniamocelo”. Si smaschera il sistema grazie ad un tecnico Arpa che evidenziava come i dati del laboratorio presentavano “contraddizioni e anomalie nei valori inseriti”, tanto da ipotizzare una vera e propria falsificazione”. L’indagine della Finanza e della Forestale, con il coordinamento della Dda, prosegue per capire “la natura di certi rapporti con i dirigenti di alcuni enti territoriali preposti alle autorizzazioni e al controllo delle attività di gestione dei rifiuti. Rapporti del tutto particolari. Si ricorda infatti la telefonata ricevuta da Sassaroli alle 3 di notte da un dirigente della Provincia per “informazioni confidenziali”.

Laboratori compiacenti – La società AP Produzione ambiente di Perugia si avvaleva di un laboratorio terzo e “compiacente”. Seconda quanto riportato dalle carte, l’inchiesta parte anche dalle segnalazioni della AP perché alcuni certificati “erano stati falsificati ed in particolar modo alcuni certificati relativi alle caratterizzazioni di alcuni rifiuti destinati direttamente in discarica e quelli relativi al depuratore di Ponte Rio. Scatta dunque l’indagine, la verifica e le intercettazioni che fanno emergere la possibilità di manomissione, anche a carico dei rifiuti gestiti dalla ditta Baldini. Altre intercettazioni di una conversazione tra Presilla e la moglie riferiscono di un campione risultato troppo pulito. L’operatore che l’ha prelevato rivelerà che si era trattato di acqua del rubinetto.

La nuova bufera giudiziaria è arrivata come una doccia fredda anche sulla nuova dirigenza. Ieri lungo incontra tra soci e Cda con un team di avvocati guidati dai legali Giuseppe Caforio e Francesco Falcinelli. I sindacati intanto si muovono e chiedono la ripubblicizzazione del servizio: “Certi che la Magistratura svolga appieno il suo compito facendo piena luce sulle vicende che interessano GESENU SpA e non solo, riteniamo che il susseguirsi degli eventi giudiziari che interessano/investono gli attori protagonisti del sistema dei rifiuti in Umbria pretendano interventi urgenti, per salvaguardare il servizio ai cittadini e a tutela di lavoratrici e lavoratori. CGIL Umbria ed FP CGIL Umbria chiedono che la Regione dell’Umbria svolga il suo ruolo: è necessario convocare urgentemente un tavolo che affronti una crisi che potrebbe produrre effetti dirompenti. Altresì è non più rinviabile una revisione strutturale del Piano Regionale Smaltimento Rifiuti, ormai superato e non più adeguato a rispondere ai bisogni del territorio umbro. Crediamo che non sia più rinviabile l’assunzione di responsabilità diretta delle Amministrazioni pubbliche ai vari livelli: nelle aziende ove il pubblico interviene in qualità di socio, è necessario che lo stesso acquisisca le quote azionarie, rendendo interamente pubblica la gestione del servizio, unica vera garanzia legalità, trasparenza e qualità”.

 

 

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