Italia logistica di Scanzano, stipendi in ritardo, lavoratori in stato d’agitazione

FOLIGNO – Gli operatori degli impianti di proprietà di Italia Logistica di Scanzano, a Foligno, e Bastia Umbra, insieme alle organizzazioni sindacali regionali Federazione italiana lavoratori trasporti (Filt) Cgil,  Federazione italiana trasporti (Fit) Cisl e Uiltrasporti hanno proclamato lo stato di agitazione, con riserva di intraprendere altre iniziative ritenute utili affinché siano evitati ulteriori ritardi di pagamenti dei salari.

“Tardano a giungere gli stipendi, ovvero vengono concessi a rate – hanno dichiarato dalle segreterie regionali umbre Marco Bizzarri di Filt Cgil, Giovanni Martifagni di Fit Cisl e Stefano Cecchetti di Uiltrasporti –, per gli operatori impegnati negli impianti il cui appalto, assegnato da Italia Logistica al Consorzio Premium Net, è stato girato alle cooperative Arco, Driver e Plurima Logistics”.

“Dopo un periodo di crisi iniziata con la richiesta di mobilità per tutti i dipendenti – hanno spiegato ancora i sindacati – che si è trasformata in cassa integrazione in deroga grazie a un accordo sindacale, oggi sembrerebbe che ci siano maggiori notizie, anche se parzialmente positive. Il Consorzio, infatti, ha informato le organizzazioni sindacali sulle strategie di Italia Logistica, rispetto a cui saranno impiegati entrambi gli impianti di Scanzano e Bastia Umbra, ma azzerati i tempi determinati, oltre a essere stati previsti quattro esuberi tra i tempi indeterminati”. “Ma oltre a ciò – hanno aggiunto Bizzarri, Martifagni e Cecchetti –, si sta innescando la famosa spirale, ormai divenuta alla moda, dei ritardi lunghi del pagamento dei corrispettivi contrattuali da parte della società appaltante, Italia Logistica, che per caduta si ripercuote sul Consorzio e a catena sulle cooperative Arco, Driver e Plurima Logistics, per poi culminare sui soliti noti che rappresentano l’anello più debole che altro non sono che i lavoratori. Non si comprendono tali ritardi, oltre a non essere tollerati da chi ha solo quel reddito per poter vivere. Anche un giorno di ritardo potrebbe scatenare scenari drammatici”.

“Richiamiamo tutti gli attori in causa, primo su tutti Italia Logistica – hanno concluso i sindacalisti –, a volersi assumere le proprie responsabilità ottemperando con scrupoloso rispetto dei tempi al pagamento dei corrispettivi alle società appaltatrici, da garantire stipendi regolari”.

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