Orvieto, detenuto aggredisce agente di polizia penitenziaria

ORVIETO – Ha riportato lesioni al braccio destro giudicate guaribili dai medici in 20 giorni, uno dei due assistenti di polizia penitenziaria aggrediti ieri da un tunisino, poco più che ventenne, detenuto nel carcere di Orvieto.
A denunciare l’episodio è il Sappe, secondo il quale l’aggressione sarebbe stata dettata da futili motivi, in quanto il giovane, al rientro dal passeggio, si sarebbe rifiutato di sottoporsi alla perquisizione prevista nel suo reparto.
Il detenuto avrebbe quindi colpito, ferendolo, l’assistente, poi soccorso da un assistente capo. I due sono quindi riusciti ad immobilizzarlo.
Il tunisino – sempre secondo il sindacato di polizia penitenziaria – è da poco più di un mese nell’istituto orvietano, ma sarebbe recidivo in merito a disordini in altri istituti umbri.
“Interventi durissimi nei confronti dei detenuti violenti” vengono chiesti dal segretario regionale del Sappe, Fabrizio Bonino, che solidarizza “con i colleghi coinvolti nei gravi fatti di violenza”.
La casa di reclusione di Orvieto diventerà a breve un istituto a custodia attenuata, ma sia il direttore del carcere sia il comandante del reparto hanno assicurato – conclude Bonino – “massima severità e fermezza nel giudicare e sanzionare l’accaduto anche e soprattutto in vista della trasformazione”.

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