Jp Industries, i delegati Fiom Cgil: “Basta silenzio sulla vertenza”

NOCERA UMBRA – E’ di nuovo caduta una cortina di silenzio sulla vertenza Jp Industries e i delegati Film Cgil tornano a farsi sentire. “In Italia si sa, i problemi si affrontano solo nel momento in cui non si può più girare la testa   dall’altra parte ma noi come delegati Fiom-Cgil della J.P. industries  a questo atteggiamento non ci stiamo, certo armi particolari per contrastare questo sistema non le abbiamo o forse quelle non sappiamo usarle ma la voce c’è e per tanto, anche se fino ad ora è apparsa spuntata, noi continueremo a gridare tutta la nostra preoccupazione e disappunto per come vanno le cose e per come sono gestite. La foto    crediamo che rappresenti in maniera più che simbolica  il momento in cui viviamo”.

“Sono trascorsi diversi giorni dalla ultima assemblea tra lavoratori ed organizzazioni sindacali,   era infatti il 28 marzo,  (dove tra l’altro ci siamo sentiti dire che le assemblee non servono e gli articoli sui giornali creano problemi), oltre a fare il punto sullo stato delle cose, nei giorni successivi si sarebbero dovuti  tenere incontri tra la proprietà e il  Ministro CALENDA, tra proprietà e BANCHE, e presentare  la richiesta del prolungamento della cassa integrazione ai vari MINISTERI”.

“Come si nota le organizzazioni sindacali non sono invitate ma questa cortina di silenzio caduta nuovamente sulla vertenza    non ci piace, visti i tempi vogliamo che i lavoratori siano informati costantemente, non ci piacciono nemmeno  i “giochi di prestigio” fatti sulla nostra pelle o ci applichiamo tutti insieme per uscire da questa vertenza o saremo ancora una volta costretti a subire le decisioni calate dall’alto e   spesso sono controproducenti come sta accadendo all’accordo di programma per gli ex nostri colleghi. Ci auguriamo che questo silenzio non sia frutto degli incontri andati male,  le cose non stanno cambiando, certamente non stanno peggiorando visto il solito modo pasticciato di fare ma settembre è tra pochi mesi e settembre è la scadenza  della  cassa integrazione e quindi la fine della j.p. industries se  nel frattempo non emergono nuovi e positivi fattori a sostegno dell’azienda. Come delegati non crediamo di  chiedere   la luna quando proviamo a sostenere   la vertenza  j.p. industries, troppi soldi pubblici e privati sono stati spesi negli anni e non trovare una soluzione positiva  è sicuramente uno smacco per il territorio e per tutta la nazione. Pertanto ed inoltre  il tempo come detto sta scadendo e perdere il posto di lavoro è un dramma nel dramma vista la grave ed infinita crisi economica -sociale -occupazionale in cui versa la fascia appenninica”.

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