Jp Industries, la Cassazione giudica la vendita congrua, bocciate le banche

NOCERA UMBRA – Colpo di scena nella vicenda giudiziaria legata alla Jp Industries. La Cassazione ha ribaltato due gradi di giudizio e ha validato la vendita dell’ex colosso dell’elettrodomestico a Giovanni Porcarelli. Un fatto che apre sostanzialmente una nuova fase per l’azienda nata dalle ceneri della ex Merloni. Con la firma della proroga della cassa integrazione per altri due anni e la sentenza della Suprema corte vengono meno tutta una serie di impedimenti che fino a questo momento avevano bloccato lo sviluppo dell’impresa che occupa, tra Umbria e Marche, circa 700 lavoratori.

“E’ stata fatta giustizia”, commenta il segretario regionale della Fim, Adolfo Pierotti. “Un’altra tessera del puzzle sulla vertenza ex Merloni va al proprio posto. Finalmente – spiega il consigliere regionale Andrea Smacchi – una schiarita all’orizzonte dunque per questa importante realtà produttiva”

“La sentenza della Cassazione – continua Smacchi – giudica in maniera positiva la vendita della ex Merloni e apre una nuova pagina nella questione delle vertenze. Ora non ci sono più alibi e quell’azienda, anche alla luce della proroga della cassa integrazione firmata ieri, deve ripartire e deve essere messa nelle condizioni di farlo, con un piano industriale serio e un accesso al credito fino ad ora negato a causa dell’incertezza derivante dal contenzioso giudiziario”.

Soddisfazione anche dei sindacati, che in una nota parlano di una spada di Da,o le venuta meno e che “bloccava l’attività industriale della Jp Industries e di conseguenza il lavoro dei 700 dipendenti. Ora – concludono Fim, Fiom e Uilm – si proceda con l’implementazione del piano industriale e che i soggetti deputati a farlo si attivino per far sì che si riduca il disagio sociale di questi territori”.

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