Regione, via libera all’Assestamento di bilancio 2015

PERUGIA – Approvato dopo una giornata di lavori in Aula l’Assestamento al bilancio di previsione 2915. Una manovra da 30 milioni di euro che prevede investimenti per la cultura, il sociale, la sanità e le infrastrutture. A dare il via libera la maggioranza compatta con Pd, Umbria più uguale e socialisti. Contrari M5S e centrodestra.

La giornata si è aperta con la relazione di maggioranza del consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd). “L’Assestamento fotografa un bilancio solido e sano, pur in un contesto nazionale difficile. È una manovra di razionalizzazione e contenimento della spesa, con uno sguardo attento allo sviluppo e al lavoro, destinando importanti risorse ed investimenti alla sanità e al sociale e rilanciando il tema della cultura”. Netta contrarietà dal M5S con Maria Grazia Carbonari, una dei relatori di minoranza. “Questo assestamento è un altro grande inganno a danno dei cittadini. Non abbiamo presentato emendamenti perché questo Assestamento non è emendabile. Preferiamo tentare di informare i cittadini, affinché sappiano cosa state facendo e giudichino da soli dove vanno i loro soldi ed il futuro dei loro figli che dovranno pagare questo debito”. Al centro delle critiche la manovra di riacquisizione di alcuni immobili al consorzio Tns”. “Un assestamento che destina una montagna di soldi per coprire buchi provocati da questa maggioranza”, ha detto Raffaele Nevi.

Netta difesa del documento invece dalla presidente della Giunta regionale, Catiuscia Marini. “Il nostro bilancio è sano e gli umbri devono sapere che all’orizzonte non ci sono agguati per ripianare debiti come in altre Regioni. Questo assestamento – ha detto la Marini – garantisce gli equilibri finanziari e il pareggio di bilancio ed è, dal punto di vista tecnico, ineccepibile”. La Marini ha citato quindi il parere di Standard & poor’s, che segnala alcune cose: “la Regione non ha usato tutta la sua capacità fiscale, quindi ha una tassazione molto bassa; l’Irap, grazie all’azione del Governo nazionale, si abbassa; la sanità è sotto controllo da 15 anni; la Regione ha liquidità, dimostrazione che il bilancio è strutturalmente sano”.

Sanata la questione che aveva infuocato gli animi nell’ultima settimana, l’emendamento Brega che riduceva i soldi stanziati per la proposta di legge sulle politiche di genere, a fronte di un contributo ulteriore per il sociale. In aula sono stati ristanziati tutti e 150mila gli euro, prelevandolo dal fondo di riserva.

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