La vertenza ospedaliera di Terni approda in Regione: “Primo passo in avanti, ma rimane lo stato di agitazione”

TERNI – Si avvicinano pian piano sindacati ed istituzioni per risolvere una vertenza aperta da settimane. Quella relativa all’ospedale di Terni, dove permane lo stato di agitazione. Nel confronto di lunedì si sono seduti al tavolo le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl regionali e territoriali, insieme alla Rsu dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, di fronte all’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini.

Un incontro richiesto dal sindacato per fare il punto sia sulla vertenza specifica dell’ospedale di Terni sia più in generale per illustrare all’assessore la piattaforma alla base della vertenza in atto.
In particolare, i sindacati hanno ribadito la necessità “non più rinviabile” di un nuovo piano sanitario regionale che metta mano alle numerose questioni aperte: dotazioni organiche, integrazione tra territorio e aziende ospedaliere, condizioni e carichi di lavoro.
“Questioni rispetto alle quali l’assessore ha dimostrato grande attenzione – riferiscono i sindacati dei lavoratori della sanità umbri – assumendo anche impegni concreti sulle tematiche esposte e programmando un calendario di incontri e confronti tra le parti”.
Dunque, un incontro “positivo ma non esaustivo”, per i sindacati che mantengono aperto lo stato di agitazione sindacale all’azienda ospedaliera di Terni e, in assemblea con le lavoratrici e i lavoratori interessati, concorderanno “le iniziative sindacali di mobilitazione a sostegno della piattaforma sindacale, nell’interesse dei cittadini utenti e a difesa di una sanità pubblica di qualità”.

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