L’Ateneo perugino ottiene 30 milioni con quattro dipartimenti di eccellenza

PERUGIA – Su una rosa di 56 università italiane, l’Ateneo perugino è stato selezionato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con 4 dipartimenti di eccellenza. Le strutture riconosciute sono quelle di Chimica, Biologia e tecnologie, Scienze farmaceutiche, Scienze politiche e Ingegneria civile e ambientale. Nel complesso sono 17 gli atenei italiani che hanno almeno 4 dipartimenti ritenuti al top della qualità per ricerca e progettualità scientifica, didattica e organizzativa. Il rettore Moriconi esprime tutta la sua soddisfazione per il traguardo conseguito, che inevitabilmente “porta lustro a tutto l’Ateneo e che sarà di sprono per gli altri che non lo hanno ottenuto ma che comunque ci sono andati molto vicino”.  Il rettore ha anche voluto sottolineare che dei 16 dipartimenti dell’Ateneo umbro erano 10 quelli presenti nella graduatoria pubblica di eccellenza, su un totale di 350 in totale. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei progetti dei quattro dipartimenti d’eccellenza, i direttori dei dipartimenti interessati hanno illustrato le prospettive di sviluppo da realizzare con questo finanziamento del Miur. “Avremo nuove strutture con strumentazioni all’avanguardia e personale” spiega il rettore Moriconi. Ogni Dipartimento ha messo a punto un progetto e le risorse saranno destinate al reclutamento di nuovo personale di ricerca e alle progressioni di carriera (19 milioni), alle infrastrutture (10 milioni) e ai percorsi di alta formazione (1 milione). In più è previsto anche un cofinanziamento dell’Ateneo, che metterà sul piatto 2,7 milioni dedicati alle infrastrutture e 1,5 milioni al reclutamento del personale. Per quanto riguarda i dettagli dei progetti presentati, il direttore del dipartimento di Scienze Politiche Ambrogio Santambrogio ha sottolineato che “il principale obiettivo del progetto sarà la creazione di un Centro di Studi e di Alta Formazione su legalità e partecipazione, con ambiti di intervento che riguardano anticorruzione ed etica, qualità delle istituzioni, democrazia partecipativa e deliberativa, integrazione, diritti sociali e partecipazione nei processi di democratizzazione, con particolare riferimento alle aree del Mediterraneo e dell’Europa orientale”. Luigi Annibale Materazzi, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale ha affermato di “mirare al potenziamento della ricerca ed al miglioramento complessivo dell’offerta formativa di II e III livello nell’ambito delle costruzioni, anche storico-monumentali, e delle infrastrutture civili, in particolare per quanto riguarda la prevenzione dei rischi naturali: sismico, idrogeologico e ambientale. Ci dedicheremo in primo luogo alla ricerca nell’ambito della salvaguardia delle costruzioni e delle infrastrutture civili esistenti. Abbiamo previsto la realizzazione di un nuovo laboratorio integrato che favorirà la collaborazione tra le aree di eccellenza del dipartimento”. Il direttore del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche Violetta Cecchetti intende favorire la crescita del settore farmaceutico e biotecnologico con la creazione di una piattaforma di ricerca e sviluppo focalizzata sulle fasi iniziali della scoperta di farmaci. Una rilevante quota della risorse verrà utilizzata per nuovi reclutamenti, mentre un’altra parte verrà destinata per la realizzazione di un’infrastruttura multi-strumentale che funzionerà da nucleo centrale per tutti i laboratori satellite del Dipartimento.  “Il progetto sviluppato dal Dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie – ha spiegato il direttore Francesco Tarantelli – si chiama Amis (Approccio Molecolare Integrato per lo Sviluppo Sostenibile), e avrà l’ambizioso obiettivo di creare una piattaforma altamente integrata di ricerca e alta formazione di eccellenza internazionale nel settore della chimica per uno sviluppo socio-economico sostenibile, consentendo la nascita di 8 nuovi laboratori d’avanguardia coordinati, equipaggiati con apparecchiature di ultima generazione, e permetterà anche il reclutamento di nuovi professori e ricercatori”.

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