Lavoro, cala quello dipendente e ne peggiora la qualità

PERUGIA –  Più lavoro autonomo, meno lavoro dipendente e peggiore qualità. E’ questo il panorama tracciato dai numero dell’Inps, analizzati dall’Ires Cgil. “Dai dati recentissimi elaborati dall’ISTAT viene confermata la valutazione critica che più volte come IRES-CGIL dell’Umbria abbiamo espresso per quanto riguarda l’andamento del mercato del lavoro nella nostra regione”, dice l’Istituto di ricerche economiche e sociali.

“Infatti, se dai dati dell’INPS emerge che nel corso del 2018 sono aumentati i contratti di lavoro, la qualità è in costante peggioramento, tant’è che solo il 19,8% dei nuovi rapporti è a tempo indeterminato. L’ISTAT, invece, con il quadro definitivo sui posti di lavoro in Umbria, evidenzia una contrazione del lavoro dipendente e un aumento del lavoro autonomo (un gioco a somma zero). In sostanza, il lavoro che c’è peggiora in qualità e da un punto di vista quantitativo è sostanzialmente fermo”.

Vediamo i dati che abbiamo elaborato a partire dall’ISTAT.

         OCCUPATI 2017 (in migliaia)           OCCUPATI 2018 (in migliaia)
 
T.DeterminatoT.IndeterminatoTot
T.DeterminatoT.IndeterminatoTot.
UMBRIA            72                         283            355         68                          287               355

                                                 Occupati per genere

                  2017                 2018
 
MaschiFemmineTot.
MaschiFemmineTot
PERUGIA150                   119            269152                  118           270
TERNI48                      37              8548                    37              85
UMBRIA198                   156           355200                 155           355

 

LAVORO DIPENDENTE E LAVORO AUTONOMO

                    2017                     2018
 
DipendentiAutonomiTot.
DipendentiAutonomiTot.
PERUGIA204                   65                  269201                   69                  270
TERNI65                     20                  8564                     21                  85
UMBRIA269                   85                  355265                   90                 355

 

“Queste tabelle sono molto indicative e mettono in evidenza la sofferenza che permane nel mondo del lavoro. Una situazione che richiede senza dubbio un’inversione di tendenza nelle politiche economiche e sociali. Risulta evidente che il cosiddetto” decreto dignità” non ha migliorato le condizioni reali delle persone così come è evidente il “fallimento” del “Jobsact”. Nel rapporto Istat c’è un dato significativo (tra i tanti) che riguarda la nostra regione: dal 2008 ad oggi il tasso di occupazione è sceso del 2,3%. Dati evidenti che richiedono una rapida e decisa inversione di marcia”.

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